"Negli ultimi cinque anni abbiamo ricreato le condizioni per pensare in grande - dichiara Cristina Ponzanelli - e nei prossimi cinque vogliamo portare Sarzana tra le dieci finaliste di Capitale Italiana della Cultura".
"In effetti i numeri sulla crescita della cultura e del turismo, nei cinque anni appena passati, sono impressionanti e nonostante una pandemia nel pieno del mandato".
"Un Teatro aperto più di 100 giornate all'anno, che è diventato primo e unico centro di produzione Teatrale d'innovazione della Liguria riconosciuto dal Ministero della Cultura - ricorda Cristina Ponzanelli, che prosegue - Le Fortezze che hanno inanellato record di presenze, grandi mostre che hanno permesso a Sarzana di competere a livello regionale e nazionale, grandi eventi che hanno portato Sarzana a guardare senza alcun timore reverenziale ai grandi Festival estivi del nord Italia, la conferma e il rilancio di grandi eventi dal passato come il Festival della Mente e il lancio di nuove rassegne, eventi tutto l'anno per valorizzare ogni fascia stagionale."
Un percorso che ha trascinato il turismo con numeri impressionanti: oltre 185mila presenze nel 2022, raddoppiati (+102,49%) i turisti stranieri dal 2018 al 2022, le presenze destagionalizzate aumentate di oltre un quarto (autunno- inverno +27,39%). Un percorso, peraltro, pienamente supportato dai sarzanesi che hanno mostrato di apprezzarlo quasi all'unanimità.
"Crediamo in Sarzana e non vogliamo che sia schiacciata dalla mediocrità di chi, riflettendo nella Città sé stesso, pensa che non possa ambire a grandi traguardi. Per questo cominceremo un percorso che guarda ad inserire Sarzana tra le dieci candidate a Capitale Italiana della Cultura tra il 2027 e il 2028. È un percorso possibile e garantirà la definitiva conferma di Sarzana come grande Città di cultura, promuovendo l'intero territorio e una fidelizzazione del turismo per tutto l'anno e ben oltre le giornate dell'anno in cui potrà essere candidata."
Essere Capitale italiana della Cultura, difatti, fa bene al turismo. Lo dicono i numeri, che raccontano come dal 2014, anno in cui è stato istituito il titolo che viene assegnano dal ministero della Cultura (Mibact), si è registrato un +9% complessivo negli arrivi turistici delle città insignite (+8% delle presenze).
Il trend negli anni è però andato rafforzandosi e ha visto sempre una crescita costante. Il record sugli arrivi è di Pistoia, che nel 2017 è cresciuta del 22%, ma l'effetto della Capitale della Cultura ha portato enormi benefici anche a Mantova, passata da 99.786 arrivi a 119.443 e con una crescita delle presenze del 19%. Anche Palermo, pur in misura ridotta, nel 2018 crebbe il turismo (+10% e +8%).
Il titolo è stato istituito dallo stesso Mibact nel 2014 sul modello di quanto a livello europeo accade invece ormai dal 1985. In origine furono Ravenna, Cagliari, Siena, Perugia e Lecce a condividere l'esordio come Capitale della cultura italiana 2015. Nel 2016 toccò poi a Mantova, seguita nel 2017 da Pistoia e nel 2018 da Palermo. Nel 2019 l'iniziativa si prese una pausa, per lasciare spazio a Matera, eletta sì Capitale della Cultura, ma in Europa. Per il 2024 la Capitala sarà Pesaro, per il 2025 Agrigento.
"Nei prossimi cinque anni legheremo sempre più l'immagine di Sarzana alle nostre Fortezze, con un accordo pluriennale con il Ministero. Continueremo poi a crescere e investire in cultura, valorizzando le straordinarie risorse locali. Saranno cinque anni stupendi, in cui Sarzana continuerà a crescere come merita, orgogliosa della sua storia e finalmente proiettata al futuro. Se non credi alla possibilità di costruire un futuro migliore, del resto, non potrai mai realizzarlo. È la visione con cui abbiamo lavorato negli ultimi cinque anni - conclude Cristina Ponzanelli - ottenendo risultati storici per Sarzana, e con cui continueremo a lavorare nei prossimi cinque."
