Ieri sera, durante il Consiglio Comunale della Spezia, la destra ha votato compatta una mozione che definisce illegali i regolamenti che disciplinano le carriere alias ed invita il Sindaco a “ristabilire la legalità”, segnalando la condotta del dirigente e degli organismi scolastici e chiedendo conseguenti provvedimenti al ministero "del merito" nonché al provveditorato agli studi regionale.
Uno sfregio verso chi tutti i giorni si adopera per garantire il diritto allo studio, per una pubblica istruzione inclusiva, al passo con i tempi e i cambiamenti sociali che evidentemente secondo questa amministrazione si dovrebbero verificare in tutto il Paese tranne che all'interno dei confini del comune della Spezia.
Questo è un atto politico violento contro l'autonomia scolastica, principio sacrosanto e da tutelare, contro la logica di funzionamento degli istituti scolastici.
Qualcosa di inaccettabile, si vogliono punire quei dirigenti che si adoperano nel costruire strumenti di maggiore inclusività, anche individuando soluzioni che colmino un vero e proprio vuoto legislativo, nel loro lavoro quotidiano di abbattimento di barriere culturali, forme di intolleranza di varia natura; si mortifica l’opera di tante e tanti, personale docente e non, dando un 'immagine di una città intollerante e pronta a richiamare chiunque si dimostri sensibile ai cambiamenti, chi tutti i giorni vive a contatto con migliaia di ragazze e ragazzi tra le aule e corridoi delle scuole.
L’unica condotta da condannare è la vostra Sindaco, assessori, consiglieri, perché ancora una volta vi siete distinti per incapacità, preferendo la repressione e la disinformazione alla comprensione dei cambiamenti sociali.
C'è poi una pretesa inaccettabile che sta dietro a questa posizione politica, presentata da un consigliere non nuovo a questo tipo di "crociate", sempre contro qualcuno o qualcosa e votata all'unanimità da questa maggioranza di destra, la pretesa di conoscere e capire meglio di chi le vive in prima persona, quelle che sono le esigenze, le prerogative, i diritti delle studentesse e degli studenti, prima di tutto il diritto allo studio e parimenti alla costruzione di un percorso formativo dove tutti si sentano accettati, privo di discriminazioni di qualunque natura.
Iacopo Montefiori
Segretario provinciale PD La Spezia