Spezia si è mostrata generosa e attenta, mentre il Governo tratta le persone salvate dalla Geo Barents come pacchi postali e di fatto prende in giro la nostra comunità e le sue Istituzioni e gli sforzi compiuti da tutti.
Qual è il criterio che porta a individuare il primo porto sicuro a distanza di 1000 km - 100 ore di navigazione con mare mosso - dal punto di soccorso e poi a ricollocare la maggior parte dei minori in giro per l'Italia e perfino sino a 750 km di distanza verso sud, a Foggia dal punto di sbarco sicuro?
Infliggere più disagio possibile a naufraghi e città accoglienti? Punire la solidarietà e la disperazione?
Questo modo di non ragionare, questa incapacità di gestire la logistica dei soccorsi dovrebbe irritare anche il centrodestra che governa la città.
La protesta verso il Governo per l'immane sforzo organizzativo richiesto alla città e per le sofferenze inflitte a persone stremate che sono in condizioni di minorata difesa deve partire prima di tutto da Peracchini.
Si comporti davvero come un Sindaco che si commuove per gli occhi di un bambino appena sbarcato e faccia sentire l'indignazione della sua comunità.
Antonella Franciosi e Federica Pecunia
ITALIA VIVA La Spezia