"Spero che i giudici del Consiglio di Stato si siano presi ulteriore tempo per rispondere al controricorso di Regione Liguria, Provincia della Spezia e Re.Cos. sul biodigestore a Saliceti, in modo da capire come un'opera bocciata dal Tar possa ricevere i fondi del Pnrr".
È questo il commento del consigliere regionale della Lista Sansa, e consigliere comunale alla Spezia per LeAli, Roberto Centi all'indomani della decisione dei giudici del Consiglio di Stato di prendersi ulteriore tempo per rispondere al controricorso di Regione Liguria, Provincia della Spezia e Re.Cos. contro la sentenza del Tar della Liguria, che lo scorso marzo aveva accolto le battaglie di comitati e territori contrari al biodigestore a Saliceti.
Nonostante la sentenza del Tar, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica ha da poco ammesso al finanziamento, per un contributo di 40 milioni di euro legato al Pnrr, il piano presentato dalla società Re.Cos. che a Saliceti intende costruire un biodigestore che può arrivare a 120 mila tonnellate di rifiuti all'anno (contro le 26 mila tonnellate previste nel piano iniziale, e in altro sito), per poter smaltire anche i rifiuti di Genova e del Tigullio.
"Le parole per definire quello che pensiamo su chi ricorre contro il territorio che amministra come Presidente della Provincia e chi ricorre contro un pezzo della Regione che governa per risolvere i problemi del Tigullio e di Genova le abbiamo finite – sottolinea Centi riferendosi a Peracchini e Toti -. Se è un gioco delle tre carte, che venga smascherato, se è una mancanza dei minimi fondamenti della legge che ci si vergogni".