Ottenere l'inserimento dei vigneti terrazzati e della viticoltura delle Cinque Terre nella lista del Patrimonio Immateriale dell'Unesco, in modo da permettere la partecipazione ai maggiori bandi nazionale ed europei e garantire un futuro alla tradizionale agricoltura sulla costa. E' lo scopo con cui Davide Natale, consigliere regionale del Partito Democratico, presenterà lunedì prossimo da primo firmatario un ordine del giorno in sede di discussione di bilancio.
“Per candidare i vigneti delle Cinque Terre a patrimonio immateriale dell'Unesco, come ha fatto per esempio Pantelleria con la sua vita ad alberello, è necessario innanzitutto l'inserimento nel registro dell'Osservatorio nazionale del paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali. Il dossier che riguarda le Cinque Terre risulta tuttora non ancora approvato – spiega Natale -. Credo serva una spinta decisiva per ottenere questo importante risultato, che aprirebbe le porte a scenari di rilancio per l'agricoltura e, di conseguenza, per la salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico”.
La proposta politica di Natale per favorire chi vuole investire sulla terra è però più articolata. “Ripresenteremo il tema dei vigneti storici ed eroici, vogliamo capire perché la Regione Liguria non abbia ancora adempiuto alla regolamentazione di questa fattispecie – spiega Natale, che in merito ha presentato un ordine del giorno già nel 2020 -. Ciò che sorprende è che quel documento fu approvato all’unanimità, ma mai applicato. Basterebbe prendere spunto dalle delibere di altre Regioni. La definizione di vigneti storici ed eroici avrebbe una valenza straordinaria. Permetterebbe il riconoscimento del lavoro peculiare svolto dai nostri agricoltori e garantire loro un vantaggio competitivo. Per esempio diversificando il punteggio in tutti i bandi di emanazione regionale, accordando i limiti di partecipazione in base ai lotti di terreno effettivamente presenti e anche concedendo un maggior riconoscimento economico. In Toscana, se presenti un progetto agricolo che insiste su un'isola ottieni un punteggio maggiore rispetto alla stessa coltivazione realizzata magari su una dolce collina dell'interno”.
Secondo Natale, che ha un piano che riguarda tutta la viticoltura provinciale, sotto la dicitura di vigneti eroici potrebbero ricadere le doc Cinque Terre e Colli di Levanto, mentre il Colli di Luni rientrerebbe tra i vigneti storici.
“Infine faremo nostra la richiesta, presentata dagli agricoltori e in particolare da Codiretti, di creare una banca dati in cui inserire i terreni vitati, autorizzati ai fini Doc, che rischiano di essere abbandonati o che sono in procinto di esserlo – conclude Natale -. Un censimento che sarebbe il primo passo per mettere in condizione chi voglia investire su questa attività di espandere le proprie coltivazioni. Un lavoro per che può essere fatto solo tramite il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Un'opera di sensibilizzazione a livello di ogni provincia ligure nei confronti di chi possiede vigneti autorizzati che non è più in grado di mantenere per qualsiasi motivo. Che possano trovare chi possa salvarli, per il bene di tutti. Neanche un metro quadrato deve più andare perduto”.