"Per prenotare esami diagnostici e visite specialistiche, i cittadini liguri continuano a fare i conti con lunghissimi tempi d'attesa se non addirittura con prestazioni soggette ad "agende chiuse". Per chi non riesce a prenotare quanto prescritto dal medico curante, ci sono due strade: il privato, con esborsi importanti, o la "fuga" fuori regione. In realtà, ci sarebbe anche una terza via, peraltro garantita dalla legge, e cioè: se i tempi massimi stabiliti tra Regione e Asl superano quelli stabiliti, l'interessato può chiedere che la prestazione venga fornita in intramoenia senza doverla pagare come prestazione privata, ma versando solo il ticket, se dovuto perché ricordiamo che il cittadino con diritto di esenzione non paga nulla.
Peccato che al momento della prenotazione non venga fornito dal Cup in Asl5 l'elenco delle strutture pubbliche o private che garantiscano la prestazione sanitaria nei tempi indicati dalla ricetta del medico, né il modulo per chiedere che la prestazione venga fornita in intramoenia senza doverla pagare come prestazione privata, ma versando solo il ticket, se dovuto".
Così, il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini illustrando l'interrogazione discussa oggi in Aula.
"Non è la prima volta che portiamo l'annoso problema delle liste d'attesa in Consiglio e oggi non fa eccezione, avendo ricevuto diverse segnalazioni in merito dai cittadini spezzini. Bene che Regione si stia finalmente attivando con strumenti digitali innovativi e più performanti per rispondere alle richieste, ma alla prova del nove scopriamo di essere ancora in alto mare. Nonostante il numero verde, infatti, c'è ancora un 35-40% di persone impossibilitate a ottenere una prenotazione. Riuscirà "Prenoto salute" a risolvere parte delle criticità? Lo auspichiamo e riteniamo lo strumento un passo importante per semplificare l'iter. Ma crediamo altresì che sia uno strumento non alla portata di tutti: Regione si è posta il problema dei tanti anziani soli che magari non hanno dimestichezza con lo strumento informatico?".
"La risposta dell'assessore non ci ha pienamente soddisfatto perché non ha chiarito il motivo per cui in Asl5 il cittadino non venga informato sul diritto di accedere a esami e visite in regime di intramoenia, con il solo pagamento del ticket", conclude.