In questo particolare momento storico di difficoltà economica dovuta alla crisi energetica e al costante aumento dei prezzi, l’amministrazione comunale della Spezia ha deciso di perseverare con l’installazione e il mantenimento delle luminarie. Certo, creare un clima natalizio in un momento di crisi è importante per tutta la città, ma allo stesso tempo è importante dare un segnale di vicinanza alla popolazione, specie alla fascia medio-bassa.
Basti pensare che l’amministrazione comunale quest’anno ha scelto di spendere 189.259,20 euro per le luminarie mentre nell’anno passato la spesa fu di 186.974,27 euro. Nessun risparmio, bensì un aumento di spesa.
Le forniture di corrente elettrica straordinaria avranno una potenza cad. di 3/6 KW e il consumo stimato è intorno ai 13.500,00 euro, considerando che ad oggi il costo dell’energia è variabile e non fisso.
Una spesa di denaro pubblico che potrebbe essere ridotta e utilizzata per sostenere cittadini in difficoltà per il caro energia a cui non riescono a far fronte. Per noi, un vero e proprio spreco.
Tralasciando il ritardo del pagamento di alcune fatture da parte del Comune della Spezia, messe in evidenza nell’ultima commissione bilancio, e che hanno portato la Corte d’Appello di Genova a sentenziare il pagamento di 110.000 euro a credito di Hera (società bolognese che fornisce energia elettrica per i servizi e gli alloggi municipali) noi, in data 2 novembre, tramite una mozione, avevamo impegnato l’amministrazione su diversi punti. Questa mozione è stata ritirata poiché, slittato il consiglio a metà dicembre, non avrebbe avuto più senso discuterla dato che le luminarie sono già state installate.
Teniamo comunque a ribadire all’amministrazione di impegnarsi per il prossimo anno a limitare in maniera rilevante i costi delle luminarie, almeno del 30%, attivando misure di sostegno per le fasce più deboli tramite il risparmio effettuato.
Ormai i giochi sono stati fatti ma ci auguriamo che in futuro (magari prossimo) questo punto possa essere preso in considerazione nel modo più serio possibile. Questo suggerimento è dettato da una necessità di aiuto verso i cittadini più fragili che hanno bisogno, in questo periodo di crisi, dell’aiuto dell’amministrazione.
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