"Dopo lo scandalo amministrativo di avere a suo tempo approvato un progetto di biodigestore non previsto dalla pianificazione vigente che indicava un altro sito quello di Boscalino. Dopo lo scandalo amministrativo che aveva visto inserire il progetto di biodigestore nel sito di Saliceti nel nuovo Piano regionale rifiuti liguri approvato la scorsa estate, nonostante la sentenza del TAR Liguria avesse annullato l'autorizzazione a detto progetto proprio perché in contrasto con la pianificazione pubblica. Dopo lo scandalo amministrativo che aveva visto allegare al Piano regionale rifiuti liguri approvato la scorsa estate un documento all'interno del quale si chiedevano i finanziamenti alla apposita misura del PNRR per gli impianti di rifiuti citando addirittura la autorizzazione n° 2286 del 2021 annullata dal TAR, quindi inesistente al momento della approvazione del nuovo Piano Regionale.
Dopo tutto questo, arriva il decreto ministeriale che assegna i finanziamenti del PNRR agli impianti di gestione rifiuti, compreso quello dell'ambito spezzino, peraltro, con una dizione sbagliata perché l'ATO (Ambito territoriale ottimale) in Liguria è regionale non provinciale, mentre quello che è provinciale è costituito dalla pianificazione di area che serve per individuare i siti degli impianti di rifiuti che aveva indicato nel 2018 Boscalino (Arcola) e non Saliceti (Vezzano Ligure)".
Lo dichiarano il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini con il giurista ambientale Marco Grondacci, che sul suo blog spiega perché tutto questo non si può fare ( https://notedimarcogrondacci.blogspot.com/2022/12/arriva-il-finanziamento-pnrr-al.html ).
"Come ha potuto la Commissione ministeriale assegnare questo finanziamento in palese contrasto con i criteri di assegnazione fissate da un Decreto citato in premessa al provvedimento di assegnazione? Forse qualcuno ha la sfera di cristallo e ha potuto conoscere in anticipo la decisione del Consiglio di Stato sull'appello di Recos e Regione contro la sentenza del TAR Liguria?", concludono