"A noi una proroga non interessa, non serve". Così il presidente della Pubblica assistenza della Spezia Tiziano Battaglini risponde al consigliere regionale Angelo Vaccarezza che ha annunciato una proposta di proroga in merito alla Legge 15/20 sui servizi funebri.
"Come associazione fondata nel 1889 abbiamo chiesto semplicemente che venisse modificata - prosegue il presidente - Restiamo dell'avviso che questa legge si abbatterebbe come una scure sulle nostre attività sociali che svolgiamo senza finanziamenti pubblici. In questi anni abbiamo avanzato un'unica richiesta: che la legge non fosse retroattiva. Non siamo stati ascoltati".
"Ci permettiamo di ricordare che tutto il mondo politico, senza distinzione di schieramento, si è offerto per la modifica - aggiunge Battaglini - ma fatto salvo delle proposte bocciate non siamo mai arrivati a una soluzione concreta".
"Quello che forse a distanza di anni non è ancora chiaro è che la Pubblica assistenza, come la nostra, ha un ruolo sociale di peso e con la sua trasformazione si cancellerebbe anche la sua funzione di calmierare il mercato - spiega il presidente - Per semplificare: non si potrebbero più garantire i funerali alle persone che non hanno nulla".
"Tutto ciò che ora possiamo sostenere con l'applicazione della legge sparirebbe e ricadrebbe non solo sui Servizi sociali del Comune ma anche sui servizi notturni di Pronto soccorso che vengono garantiti dai dipendenti in caso di mancanza di volontari - conclude Battaglini - Ci permettiamo anche di ricordare che con questo cambio di legge saremmo costretti a licenziare del personale. Anche su un altro aspetto non cambiamo opinione: la legge regionale rappresenta un vantaggio solo per il privato".