Ieri, a seguito della seduta pubblica per la verifica delle offerte pervenute nell’ambito della gara per la costruzione e la gestione del nuovo Ospedale del Felettino, abbiamo scoperto che ancora una volta Regione Liguria ha fatto i conti senza l’oste, o meglio, con un solo oste, che in questo caso è la Guerrato S.p.A di Rovigo.
Nessuna sorpresa.
Negli scorsi mesi ci era stato assicurato che proprio il grande lavoro della Giunta, che aveva redatto il bando nel migliore dei modi possibili, aveva fatto sì che ci sarebbero state “tante aziende interessate” la cui presenza aveva addirittura fatto sì che i termini per la presentazione delle offerte fossero prorogati. Tante aziende che poi avrebbero visto una selezione accurata e per merito, all’insegna del “buongoverno”.
Oggi Toti ci dice contro ogni evidenza che non hanno mentito sul punto, e che anzi possiamo dedurre il fortissimo interesse di questa moltitudine di aziende proprio dalle lettere delle aziende che hanno rinunciato a presentare un'offerta (!).
Una sola offerta dunque, come nel 2015, quando la Pessina si aggiudicò la realizzazione del nuovo ospedale, con la differenza che il bando che prevedeva soltanto risorse pubbliche è per definizione meno redditizio per i privati, mentre in questo caso sulla carta vale l’esatto contrario, anche visto il maxi canone che verrà versato e per il quale non esistono atti amministrativi che certifichino la garanzia di pagamento da parte della Regione.
Per il bene dei cittadini e delle cittadine, ormai rassegnati ed esausti, ci auguriamo che il buongiorno non si veda dal mattino.
Gruppo Consiliare Pd-Articolo Uno