Si lamentano perché alla gara ha partecipato una sola impresa, in realtà sognavano che il bando andasse a vuoto, ma deserte sono andate solo le loro speranze. I consiglieri regionali  e comunali Natale, Centi, Melley e i loro compagni di gufate si dovranno rassegnare all'idea che finalmente si potrà procedere all'assegnazione dei lavori per la realizzazione dell'ospedale Felettino. 

Già che sono costretti ad atterrare, gli esponenti di opposizione avranno anche la possibilità di prendere contatto con la realtà. Una realtà comune a tutto il Paese e praticamente a tutto il mondo costretto a fare i conti con rincari pazzeschi delle materie prime che gravano sui costi delle principali opere. Considerazioni che non arrivano dalla Lista Toti, ma direttamente dalle imprese che sarebbero state interessate a partecipare alla realizzazione del Felettino. La risposta migliore e più insindacabile alle insinuazioni dei consiglieri di opposizione arriva proprio dalle lettere ricevute da aziende che hanno rinunciato a presentare un'offerta ma che hanno voluto ugualmente testimoniare come il bando fosse stato redatto in forma corretta e fosse effettivamente valido. Purtroppo sono state valutazioni interne a determinare la rinuncia per il timore di affrontare una sfida tanto importante con l'incognita dei prezzi.

Ecco perché l'accusa di chi fa sempre il tifo contro si trasforma nella migliore sottolineatura del merito di chi ha saputo, nonostante una congiuntura devastante, trovare un'impresa in grado di procedere per la realizzazione del Felettino. Che poi, è forse il caso di ricordarlo a chi dimostra di non capirlo, è l'unica cosa che sta a cuore agli spezzini. Ed è anche l'unica cosa che, solo a causa degli errori nella gara della precedente giunta di sinistra, ancora non c'è.

Lista Toti