La gara per la costruzione del nuovo ospedale del Felettino, bandita da Ire Spa, il braccio operativo della Regione, non parte certo sotto i migliori auspici e le cause sono rintracciabili prevalentemente nelle scelte politiche di fondo.
In questi anni Toti e Peracchini ci hanno raccontato che non vi era altra soluzione se non quella di ricorrere ad un PPP (partenariato pubblico privato) per la realizzazione del nuovo ospedale, un'operazione dai costi monstre con un quota del 30% di finanziamento a carico del privato costruttore, che poi Asl dovrà rimborsare -a tassi elevatissimi- nell'arco di un quarto di secolo.
Siamo stati sempre in prima linea a contestare questa scelta voluta a tutti i costi da Toti nel timore che, dopo il flop del nuovo ospedale degli Erzelli a Genova, anche questa gara andasse deserta: una scelta che peraltro, se confermata con l'aggiudicazione dei lavori, graverà sull'asfittico bilancio della nostra Asl senza che ad oggi siano espressamente indicati i capitoli del bilancio sanitario della Regione dove saranno garantiti cospicui finanziamenti pluriennali a copertura dell'investimento.
Oggi, con l'apertura delle buste per la gara, non arrivano buone notizie e per primo Toti deve constatare che il mercato dei grandi costruttori non ripone fiducia nella scelta del PPP così come è stato impostato.
È pervenuta una sola ed unica offerta, esattamente come nel 2015 ai tempi della gara precedente portata avanti dalla Giunta Burlando ed aggiudicata al gruppo Pessina, con la differenza che questa volta i soldi in ballo erano molti ma molti di più ed avrebbero dovuto attirare l'interesse dei principali gruppi del settore italiani ed internazionali.
Ma vi è di più. L'unica offerta è stata depositata oggi da parte di una società -la Guerrato spa di Rovigo- che dopo essere passata per procedure di concordato preventivo negli anni passati è tornata alla ribalta di recente per gravi contestazioni in ordine alla realizzazione del nuovo ospedale di Trento.
Non è comunque nostra intenzione sindacare la credibilità dell'impresa in questione né l'attendibilità dell'offerta tecnico economica presentata, sulla quale si esprimerà la commissione valutatrice, ma non vi è dubbio che permangono ancora forti nubi sul decollo del progetto di costruzione del nuovo ospedale della nostra provincia.
Nonostante le costanti critiche che abbiamo mosso al piano finanziario dell'opera, non ci rallegriamo certo del rischio che la nuova gara del Felettino si tramuti nell'ennesimo flop di Toti e dei suoi sodali, a partire dal Sindaco Peracchini sempre troppo accondiscendente verso le decisioni regionali. Purtroppo in ballo c'è la salute degli spezzini.
Guido Melley e Roberto Centi,
Consiglieri comunali LeAli a Spezia