"Chi ha ruoli politici di responsabilità in Regione ed in Comune non pare dannarsi per trovare delle soluzioni reali per la sorte degli Oss, la cui situazione rischia di cadere nell'oblio o nel dimenticatoio" - così Guido Melley e Roberto Centi, LeAli a Spezia, che continuano - "Parliamo di circa 100 lavoratori e lavoratrici del comparto sociosanitario che, dopo aver dato tanto in termini di sacrifici e dedizione all'interno dei nostri ospedali, anche in piena pandemia Covid, oggi sono senza lavoro, stanno ricevendo (non tutti e dopo mille tribolazioni burocratiche) una misera indennità di cassa integrazione e soprattutto non hanno prospettive certe per il loro futuro".
"Per questo - proseguono - come gruppo consiliare abbiamo ripreso ancora una volta l'iniziativa politica chiedendo in via d'urgenza una apposita seduta della Commissione Sanità del Comune, che si terrà mercoledì 9 alle ore 17.00.
A sostegno della causa degli Oss è nostra ferma intenzione riavviare il confronto con i Sindacati per fare il punto prima di tutto sullo stato di erogazione della CIG e della scadenza prevista al 31/12. Dobbiamo poi chiarire se e con quali modalità sta per essere avviata la procedura di chiamata diretta da parte di Asl, in forza dell'emendamento Rossomando, quanti operatori saranno coinvolti ed in quanto tempo avverrà il loro ingresso negli organici stabili dell'azienda sanitaria.
Ma non basta. Dobbiamo esigere chiarezza infine sul piano di salvaguardia occupazionale per il restante numero di Oss che resteranno esclusi dalla prima fase di reclutamento ed il cui destino lavorativo non può e non deve essere senza sbocchi".
"Abbiamo chiesto un confronto sempre in commissione anche con i vertici Asl5, dai quali ci attendiamo una decisa accelerazione per risolvere i problemi occupazionali di questi lavoratori, ed anche con la stessa Giunta comunale che purtroppo nè nella passata amministrazione nè in quella attuale ha mai dimostrato particolare attenzione a questa drammatica vertenza.
Noi non molliamo la presa e chi ha il dovere politico ed amministrativo di mettere in pratica le soluzioni si dia una mossa: 100 famiglie non possono più aspettare", concludono Centi e Melley.