Già da tempo, per la verità, Renzi aveva indicato in Tony Blair il suo punto di riferimento, ma mai si era espresso con tanta chiarezza sul tema dell'Internazionale socialista. "Il mio Pd sarà nell'Internazionale socialista", ha dichiarato il sindaco di Firenze e questo ovviamente non può che significare nel PSE, il Partito del Socialismo Europeo. Mai Bersani aveva osato tanto, anche se la sua candidatura alle primarie per la guida del centro-sinistra era stata accettata e benedetta dai socialisti europei.
Un vero paradosso: i renziani spingono per aderire al Socialismo Europeo, mentre coloro che erano nel Pci, Pds, Ds e che lo avrebbero come approdo naturale, sono oggi i più prudenti.
Per i Socialisti Italiani si apre una strada. Se Renzi vuole costruire un partito socialista europeo in Italia il Psi ci sta. Si definisca un lista unica alle elezioni europee col simbolo del PSE.
"Sabato, in Liguria, alla Spezia in occasione della festa del PD ci sarà l'On. Simona Bonafè alla quale non potremmo non chiedere conferma sull'indicazione di Matteo Renzi" ribadisce Maurizio Viaggi.
Se questo è il percorso da loro condiviso, crediamo che coerentemente sarà assicurato il sostegno alla mozione del gruppo parlamentare del Psi che chiede sia recepita l'indicazione europea che prevede che alle prossime elezioni sia evidenziata sulle liste gli apparentamenti ai gruppi politici europei.
Questo eviterebbe ogni equivoco sulle scelte del centro-sinistra italiano, favorendo le condizioni di una lista comune dei partiti che si riconoscono nel PSE.