Venerdì 2 settembre alle ore 21 nello scenario del parco comunale della Mondoteca, località il Pozzo di via Valentini al Ponte di Arcola, si svolge un Concerto della Pace a sostegno del popolo ucraino promosso dal circolo PD di Arcola in occasione della campagna elettorale politica.
L’esecuzione è affidata al gruppo musicale acustico Ora4 Acoustic Cover Band, composto da quattro elementi che propongono un viaggio nella musica tra diversi generi musicali che spaziano dal pop, al blues, al jazz, al rock, dedicando spesso la propria professionalità ad eventi di solidarietà e sostegno a cause sociali e di libertà.
Durante la serata saranno eseguiti alcuni brani musicali a tema introdotti da un breve descrizione per poi proseguire con un repertorio legato alle colonne sonore di alcuni film, rigorosamente svolti dal vivo e riarrangiati in chiave acustica. Un appuntamento musicale che offre un saggio del contributo pacifista della canzone e della musica all’impegno pacifista e libertario. Come il canto senza tempo di Bella Ciao, divenuto il canto di pace e libertà più conosciuto al mondo, che ogni popolo ha fatto suo come quello ucraino, per richiamare e tenere viva la forza della libertà, della democrazia, dello spirito di uguaglianza che deve aleggiare sempre sopra gli uomini.
In occasione dell’evento il Circolo Pd di Arcola ha preso posizione sul tema della pace con la seguente nota: “I sei mesi di guerra hanno prodotto danni umani e materiali pesantissimi al popolo ucraino: oltre 10 milioni di sfollati, 10.000 vittime civili e 20.000 militari.
Un paese con le principali infrastrutture distrutte ed intere città semidistrutte dai bombardamenti, un’economia ridotta allo stremo con un PIL che subirà quest’anno una contrazione del 45% con pesantissime conseguenze sulla vita di milioni di persone a partire da quella più debole. Tutto questo per responsabilità della visione egemonica di uno stato dittatoriale, la Russia di Putin, che ha invaso uno stato sovrano e democratico pensando di piegarne subito la resistenza e di ottenere il complice silenzio dell’occidente europeo ed atlantic.
Il popolo e lo stato ucraino invece non si sono piegati e l’Occidente non si è girato dall’altra parte. La resistenza, le sanzioni, la diplomazia, hanno al momento salvaguardato un paese sotto attacco ed iniziato ad ottenere piccoli ma importanti risultati di pace come l’accordo sull’esportazione del grano necessario a ridare fiato all’economia nazionale e soprattutto a sfamare milioni di esseri umani nelle aree più povere del mondo.
Ma molto si deve ancora fare per arrivare ad una pace stabile e duratura con trionfo del diritto a vivere non oppressi. In primo luogo occorre una politica unitaria senza sbavature nell’Unione Europea in difesa della democrazia e della libertà dei popoli e sull’atteggiamento da tenere verso la Russia e nella crescita di politiche comunitarie particolarmente in materia di energia (soprattutto rinnovabile) e di difesa militare. Un test importante è affidato proprio al voto del 25 settembre che potrà rafforzare la Russia nella misura in cui saranno indeboliti e puniti “i vostri stupidi governi “come ha chiaramente auspicato ed interferito l’ex presidente della federazione russa Medvedev.
Il Partito Democratico ha una posizione ferma, si batte per una pace stabile e duratura in Ucraina, senza se e senza ma. E tu, sei con noi, con l’Europa e l’Ucraina o con Putin?”