Mai avrei pensato di dover intervenire su un tema che in un paese normale sarebbe stato derubricato a banale aneddotica estiva e risolto in poche ore applicando linee guida e normativa. A quasi due settimane di distanza però non si può tacere su quello che è diventato un caso emblematico dell'incapacità di questa amministrazione, ahimè condita da populismo e approccio antiscientifico.
Si è arrivati addirittura a far chiedere alla Regione Liguria un parere all'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), il maggior ente pubblico nazionale in materia, il quale ha ovviamente ribadito ciò che contengono le sue linee guida e la normativa vigente. Quindi non si esiti oltre, tra incapacità e ignavia, e si proceda alla soluzione indicata (anche) da ISPRA.
Oltretutto ciò che mi pare sfugga al dibattito è che il parco della Maggiolina è un bene pubblico, al momento sottratto all'uso pubblico. Il più grande polmone verde della città è da quasi due settimane inaccessibile alla cittadinanza e dovrà anche subire importanti opere di bonifica e sanificazione, senza contare il danno patito dalle attività private al suo interno che probabilmente dovranno essere risarcite con ulteriori esborsi di denaro pubblico.
Ricordo anche all'amministrazione, che evidentemente fino ad oggi ha deciso di voltarsi dall'altra parte, come in diverse zone della città (anche in altri parchi) alcune persone hanno da tempo l'abitudine di alimentare cinghiali e altra fauna selvatica. Sarebbe giunto il momento di affrontare il problema con informazione, vigilanza e sanzioni.
Questa ridicola faccenda però un merito potrebbe averlo: portare sempre più persone alla consapevolezza che fauna selvatica e ambiente urbano non sono compatibili per ragioni sanitarie (sia umane che animali), ambientali e di sicurezza pubblica. E anche sulla gestione della fauna selvatica più in generale si devono abbandonare posizioni ideologiche, soluzioni fantasiose propagandate a mezzo stampa da chi non ha alcuna competenza in materia (come quella della sterilizzazione per eradicare il cinghiale in tutta Italia che ho letto in questi giorni, per cui basterebbe leggersi un po' di recente letteratura in materia per evitare di fare disinformazione) e si deve invece utilizzare un approccio il più possibile scientifico.
Perché le posizioni sono tutte legittime, in questo paese vige la libertà di pensiero e di espressione, ma gli amministratori pubblici devono essere guidati dalla luce della ragione e non dall'opinione.
Gianluca Pasini,
Segreteria Provinciale PSI