“Altro che coalizione, Letta e i suoi alleati hanno aperto un fight club dove la prima regola è che non ci sono regole. Come farà a decidere il centrosinistra sulle grandi infrastrutture? Mentre il Pd e Azione sono a favore dell’alta velocità ferroviaria, Verdi e Sinistra Italiana fiancheggiano i No Tav. Calenda spinge per il ritorno all’energia nucleare, Bonelli e Fratoianni sono i primi oppositori. Per non parlare poi della Gronda di Genova e del ponte sullo Stretto. Una coalizione priva di cemento comune in cui ogni momento è buono per una rissa sulle opere da realizzare", osserva il deputato della Lega Edoardo Rixi, componente Commissione Trasporti e responsabile dipartimento Infrastrutture.
"I ‘professionisti del No’ alle infrastrutture hanno già fatto perdere troppo tempo alla nostra patria. Ci vuole una linea chiara e definita per produrre norme semplici da applicare, oltre che performanti per tempi e qualità delle opere. Dal 25 settembre la musica cambia col centrodestra al governo”, conclude Rixi.