Esprimo il mio rammarico e disappunto per l'espulsione dalla Lega-Salvini Premier, comunicatami qualche giorno fa dal Consiglio Federale.
Le contestazioni mosse nei miei confronti dal senatore Calderoli e dall'onorevole Edoardo Rixi riguardavano la mia posizione molto critica sulla gestione del Presidente della Provincia Pierluigi Peracchini in merito alle nomine nelle partecipate, ma soprattutto sulla vergognosa vicenda del Biodigestore di Saliceti.
Sulle nomine, gestite seguendo il principio della fedeltà al capo e all'appartenenza politica anziché sulla competenza, i titoli e il merito, ribadisco il mio totale disgusto.
Sulla ben più grave vicenda relativa all'individuazione del sito di Saliceti per la realizzazione del Biodigestore, con il grave rischio di contaminazione della falda freatica del Magra che metterebbe in pericolo le risorse idropotabili del territorio spezzino che serve 150.000 persone, ribadisco come l'indicazione della competente Provincia della Spezia, che io ho votato come consigliere, fosse invece quella più idonea di Boscalino (comune di Arcola).
L'azione disciplinare della Lega nei miei confronti, motivata dal fatto che il Presidente Pierluigi Peracchini, candidato del centrodestra e attuale sindaco della Spezia, non si poteva criticare né contestare nelle sue decisioni (anche se i dirigenti locali della Lega Ratti e Lazzoni erano sulle mie stesse posizioni), perchè c'erano le elezioni amministrative, mi ripugna profondamente.
Il rischio elevatissimo, dovuto al valore enorme del bene esposto, che è rappresentato dal bene più prezioso, l'acqua e la salute pubblica, mi impone come cittadino, come consigliere provinciale e come uomo non ricattabile, di continuare questa battaglia di legalità e trasparenza, fortemente incoraggiato anche dalla sentenza del TAR Liguria.
Sono peraltro molto curioso di vedere se l'On. Rixi e i vertici leghisti si comporteranno con la stessa durezza, usata nei confronti del sottoscritto (umile consigliere provinciale) con il Presidente Giovanni Toti, che oggi sulle pagine del Secolo XIX, ha invitato il “vice di Toninelli” a concentrarsi sugli scarsi risultati elettorali della Lega in Liguria, e criticando gli assessori leghisti, per le ore che dedicano alla Liguria, si è detto disposto a tornare a dare la parola agli elettori.
Mi sono sentito umiliato dalla politica, quella purtroppo con la p minuscola, alla pari di tutti quei cittadini che da anni combattono questa sacrosanta battaglia contro il Biodigestore di Saliceti e che hanno nuovamente lanciato il loro grido d'allarme per il rischio incendi, il rischio inquinamento falde acquifere, il rischio sismico e per il folle consumo d'acqua in questi momenti di siccità.
In attesa che il Consiglio di Stato si pronunci (spero positivamente) confermando la sentenza del TAR Liguria, in attesa che le iene provino ad attaccare il re leone, ricordo a me stesso e ai piccoli uomini politici che ci circondano, che prima o poi verremo tutti giudicati da qualcuno di molto più autorevole. Mala tempora currunt sed peiora parantur.
Alessandro Rosson
Consigliere Provinciale