La Regione, ancora una volta, ci tratta da colonia, ma anche i consiglieri del centro destra spezzino che subiscono forse pensano che l'acqua non li riguardi?
In Regione ieri hanno votato (con l'astensione non motivata, ma forse critica credo, del presidente del consiglio Medusei) il nuovo piano dei rifiuti regionale. Ciò soprattutto per inserire Saliceti e per far pesare le modifiche sulla prossima pronuncia che dovrebbe fare il Consiglio di Stato in merito al ricorso avverso alla sentenza del Tar (che aveva già dato ragione ai comuni di Vezzano ligure e Santo Stefano) contro il biodigestore a Saliceti.
Siamo andati a Genova con una delegazione unitaria (a cui abbiamo aderito come Articolo Uno) a denunciare il fatto che la modifica al Piano dei rifiuti è una forzatura che dice il falso perché sostiene che il sito di Saliceti è già inserito nel piano dei rifiuti. Non è così visto che Saliceti non era nel piano provinciale dei rifiuti vigente. Per l'umido era previsto il sito di Boscalino, però Saliceti costa meno. Ci stanno 120.000 tonnellate invece di 45000. Ma è un sito pericoloso, sulle falde acquifere, sopra cui saranno fatte le vasche: sono a rischio permeabile al percolato con ammoniaca, e a 75 mt dal parco del Magra. Inoltre su 4 faglie con rischio sismico, rischio di incendio ed esplosione e consumo d'acqua pesante a fronte di siccità che si ripetono e con inquinamento dell'ambiente per problemi odoriferi che tali impianti determinano.
A parte l'assessore, che si è arrampicato sugli specchi per difendere il piano, la maggioranza ha brillato per il suo silenzio totale. Dai banchi del Centro destra nessuno ha difeso la loro proposta, e soprattutto i consiglieri spezzini di Centro Destra dovrebbero vergognarsi per aver votato compatti senza ascoltare nessuna delle ragioni giuridiche e scientifiche che, oltre ai consiglieri di minoranza (tutti gli spezzini ma non solo loro), anche la nostra delegazione ha illustrato al presidente e ai Capigruppo.
Un centro destra che ha confermato la sua arroganza con il presidente, alcuni consiglieri e gran parte degli assessori che hanno disertato buona parte della seduta tacendo sul merito e tornando in aula solo al momento del voto. Questo è il centro destra ligure con gli spezzini di maggioranza sudditi del presidente, di Iren, con Spezia trattata come cenerentola o colonia minore come avviene da anni su molti temi come ambiente e salute. Loro insistono, ma sappiano che anche noi non desisteremo nè in sede politica nè, se sarà necessario come pare, in sede giudiziaria pur di tutelare i diritti, la nostra acqua e la salute degli spezzini tutti.
Paolo Putrino
coordinamento provinciale di Articolo Uno