"Da anni i balneari italiani sono strumentalizzati dalla politica nazionale con promesse di leggi e leggine in grado di contrastare la direttiva Bolkestein. Alle parole non sono mai seguiti i fatti e gli unici veri provvedimenti seri e concreti per tutelare il comparto balneare sono esclusivamente arrivati dalle regioni che, in molte occasioni hanno avuto addirittura l'ostilità del governo che ripetutamente impugnava i testi delle leggi regionali per farli decadere. Quindi sono inaccettabili le strumentalizzazioni politiche e le ultime dichiarazioni del senatore Ripamonti il quale cerca di mistificare la realtà accusando una parte politica di non aver svolto il proprio dovere per i balneari". Lo dice l'assessore al Demanio di Regione Liguria Marco Scajola.
"Mi chiedo dove erano questi parlamentari – continua Scajola - quando ministri del loro stesso colore politico, nonostante l'impegno assunto, non si adoperavano per sostenere le leggi adottate da Regione Liguria che avrebbero finalmente riconosciuto lo status di imprenditore balneare e fornito così concrete certezze alle aziende del nostro territorio, dov'erano quando le regioni con in testa la Liguria chiedevano al governo di essere ascoltati sul tema ed invece venivano continuamente escluse, facile parlare adesso solo per cercare un po' di visibilità a pochi mesi dalle elezioni. Ma non si possono sentire bugie e strumentalizzazioni di nessuno, solo forse per cercare di giustificare proprie inadempienze nei confronti dei balneari.".
"Il presidente Giovanni Toti – conclude Scajola – ha sempre parlato con grande senso di responsabilità per tutelare le famiglie e le imprese e ha sempre dato alla sua maggioranza e al sottoscritto pieno mandato di adottare provvedimenti utili per il comparto, purtroppo non abbiamo mai trovato sostegno da parte dei parlamentari. Le regioni comunque continueranno a fare la loro parte tutte insieme, andando oltre le appartenenze politiche, perché quando c'è di mezzo il bene della gente e gli interessi delle famiglie, noi non guardiamo in faccia nessuno, ma con determinazione e coraggio sosteniamo i liguri e tutto il mondo del lavoro. Sarebbe bello e la speranza è l'ultima a morire, che questo potesse accadere anche a Roma".