Tutte le forze politiche che lo avrebbero appoggiato avrebbero avuto almeno un assessorato in caso di vittoria alle amministrative: questo, in estrema sintesi, quello che è stato definito “il patto dell'NH hotel”. Si tratta cioè delle intenzioni manifestate dall'allora ricandidato sindaco Peracchini nel corso dell'incontro con tutte le forze del centrodestra alla ricerca della compattezza della coalizione.
La compattezza c'era poi stata, con tutta la coalizione che aveva deciso di appoggiare la candidatura del sindaco uscente, c'è stata poi anche la vittoria alle elezioni, ottenuta al primo turno con il 53,7% dei consensi, ma il “patto dell'NH hotel” sembra destinato a non essere rispettato.
Questo alla luce proprio del risultato delle urne, che ha escluso Forza Italia dal Consiglio comunale. “La cittadinanza ha chiesto altro”: sarebbe questa la motivazione addotta per rimettere tutto in discussione.
Alle liste del sindaco, le più votate dagli spezzini, potrebbero quindi andare 3 assessorati (dei quali 1 andrebbe ad un uomo di Noi con l'Italia, la formazione di Andrea Costa che era inclusa nella lista del sindaco), mentre 2 ciascuno potrebbero essere appannaggio di Fratelli d'Italia, Lista Toti e Lega.
Resterebbe fuori, tra le forze che saranno rappresentate in Consiglio comunale, l'UDC, per la quale si guarda alle partecipate.
Nulla, invece, avrebbe Forza Italia.
Se le quote sono ancora ipotetiche, ancora più lo sono i nomi che circolano. Per Fratelli d'Italia si parla di Maria Grazia Frijia, già Assessore nella giunta uscente, e di Matteo Basso; per la Lega potrebbe rimanere assessore Lorenzo Brogi, mentre "se la giocherebbero" l'ex vicesindaco Giulia Giorgi e Patrizia Saccone, che ha ottenuto molte preferenze nelle urne; per la Lista Toti si potrebbe andare verso la riconferma di Casati e Gagliardi, mentre per quanto riguarda la lista del sindaco i nomi sono diversi: Tarabugi, Frascatore, ma anche Peserico. L'uomo in quota Noi con l'Italia, invece, dovrebbe essere Ponzanelli.
L'altra questione è la Presidenza del Consiglio comunale, che potrebbe restare a Giulio Guerri.