Ieri una nonna con la nipotina e poi un'altra donna che stavano facendo il bagno nelle acque antistanti la maggiore spiaggia libera di Marinella hanno rischiato di annegare.
A salvarle sono stati due bagnini accorsi di gran carriera dai due stabilimenti balneari situati alle estremità di quella interminabile spiaggia libera (350 metri, la più lunga della Liguria).
Come mai?
È semplice. Perché la società alla quale l'Amministrazione Ponzanelli ha affidato senza gara la gestione di quella spiaggia libera di proprietà comunale per quest'anno, nonostante fosse tenuta a farlo dall'inizio della stagione balneare (cioè da un paio di settimane), non ha ancora provveduto ad organizzare il servizio di salvamento.
Insomma, sulla maggiore spiaggia libera di proprietà e nella responsabilità comunale, frequentata da centinaia di persone (famiglie, ragazzi) che hanno diritto di fruire in condizioni di decoro e soprattutto di sicurezza...non ci sono ancora i bagnini!
Eppure quest'anno - per la prima volta - il Comune ha garantito al gestore di quella spiaggia un robusto contributo economico, smettendo - come ha fatto invece nel recente passato - di affidarla senza alcun corrispettivo e costretta poi a consentire e a tollerare oblique forme di arricchimento mediante la 'privatizzazione' di porzioni della spiaggia o l'indebito impiego a parcheggio a pagamento di aree in cui ciò è vietato.
L'Amministrazione Ponzanelli dunque ha affidato la spiaggia libera, pagherà profumatamente il gestore... ma non controlla se i servizi previsti vengono garantiti. Nè il salvamento nè gli altri, ugualmente assenti.
Insomma, il borgo, la tenuta e il lido di Marinella che, nella propaganda del Centrodestra (fatta per ora soltanto di mirabolanti promesse di cascate di trilioni), dovevano rappresentare il paradigma dei successi ponzanelliani si stanno invece rivelando la cartina al tornasole della sciatteria, del pressapochismo e anche di una qualche malizia dell'Amministrazione Comunale sarzanese.
I parcheggi a pagamento affidati a chi non ne ha titolo e in zona interdetta; il sequestro penale dell'inidoneo materiale per il ripascimento; i percorsi pubblici della Tenuta, dapprima rinunciati totalmente e poi mutilati nella fruizione ingenerando la sacrosanta sollevazione popolare; il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione e della degenerazione notturna delle strade 'scoperto' solo a seguito di due efferati omicidi e affrontato con provvedimenti grotteschi (allungando le gonne) che hanno fatto indignare tutte le donne...
Difficile immaginare un quadro più disastroso...
PD Sarzana