Oggi il Presidente della Regione Liguria Toti ha annunciato, con toni trionfalistici, che è stata abolita la regressione tariffaria per gli operatori privati che operano in collaborazione con le strutture pubbliche, detto in parole povere: viene incentivato ancora di più l’utilizzo della Sanità privata utilizzando fondi pubblici.
Spezia Bene Comune ritiene tale percorso estremamente iniquo e foriero di un impoverimento ulteriore delle strutture sanitarie pubbliche. È un nuovo tassello verso la privatizzazione della Sanità, un cammino che porterebbe a permettere le cure unicamente a chi ha la disponibilità economica per pagarsele di tasca propria, lasciando di fatto abbandonati i ceti più deboli.
Siamo di fronte a due visioni completamente opposte della Sanità ma anche della società in genere: da un lato chi, come le giunte di Centro Destra, intende traghettarci verso una privatizzazione selvaggia di servizi essenziali e dall’altra chi, come Spezia Bene Comune, ha una visione solidaristica ed equa della gestione dei beni pubblici e per prima della Sanità.
Spezia Bene Comune pensa al Servizio Sanitario Nazionale come entità inviolabile, pensa che tale servizio vada implementato con nuove assunzioni di personale, acquisti di strumentazione e costruzione di nuove strutture. Pensa cioè che la Salute sia un bene troppo prezioso per essere mercificato, la Sanità è e deve rimanere pubblica.
Alessandro Grieco, Edmondo Bucchioni
Candidati al Consiglio comunale per Spezia Bene Comune