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Una città aperta, accogliente e attrattiva: le domande degli associati Confcommercio ai candidati sindaco In evidenza

di Alice Tintori - Confcommercio avvia una serie di incontri per raccogliere le proposte dei candidati sindaci; al primo incontro sono stati invitati Buondonno, Franciosi e Sommovigo. Peracchini assente per un impegno istituzionale 


Si è svolto oggi il primo degli incontri promossi da Confcommercio per mettere a confronto i candidati a sindaco: Oggi, prima di una serie di giornate simili, sono stati invitati Buonodonno, Franciosi, Sommovigo e Peracchini, che però non è riuscito a partecipare a causa di un impegno istituzionale dell'ultimo momento.

Ad introdurre il Presidente Vittorio Graziani, che dopo i saluti istituzionali, si rivolge direttamente ai candidati: "Abbiamo un territorio pieno di risorse, non sfruttate a pieno; abbiamo la possibilità di utilizzare i fondi del PNRR: chiedo pertanto ai candidati quali sono le loro proposte per il territorio al fine di avere una maggiore ricaduta economica e quindi occupazionale nel nostro territorio".

Risponde per primo Andrea Buondonno (Azione): "Il nostro programma prevede la creazione di una città aperta e attrattiva, il programma nei dettagli è presente nel nostro sito. Il problema però è che la città ha un alto tasso di inquinamento e una città inquinata non può essere attrattiva e quindi abbiamo l’obbligo (anche di legge) di avviare i processi per rendere La Spezia una città eco-sostenibile. Dovremo necessariamente avviare delle riforme non solo per raggiungere gli obiettivi ma anche per accaparrarci i fondi previsti dall’Unione europea.

Crediamo nel trasporto urbano gratuito per raggiungere il risultato di una città inclusiva e sostenibile, ma per amministrare oggi un ente come il comune non è sufficiente avere le idee: servono anche i fondi. Noi per rendere concrete queste idee abbiamo deciso di mettere nel nostro programma un assessorato per i bandi al fine di rendere concrete le proposte.
Ho visto delle statistiche, l’Italia non è in grado di sfruttare i fondi messi a disposizione dall’Europa (solo un 15%) quindi occorre saper creare dei progetti e proporli con delle figure altamente competenti. Per quanto riguarda il commercio non vorremmo pensare solo al centro; ma incentivare delle attività da avviare nelle periferie".


Ha invece risposto così Antonella Franciosi (Italia Viva): "Chiunque sarà il prossimo sindaco dovrà monitorare l’opera del raddoppio dell’Aurelia. Parcheggi il centro ne ha bisogno, oltre a quelli dell’interscambio, io ho un’idea che apparteneva già a Federici è quella di Porta Sprugala e l’altro l’ex cementificio (all’uscita della Spallanzani). Poi sarà necessario attivare dei sistemi di mobilità alternativi, come le piste ciclabili per gli spezzini, mentre il bike-sharing per i visitatori e i turisti. Riattiviamo le stazioni periferiche come Boschetti, Migliarina ecc, possono essere dei punti di integrazione per la mobilità urbana.

Piazza del Mercato deve ritornare ad essere il punto centrale della città; ci sono molto operatori che ci lavorano dobbiamo metterci intorno al tavolo per renderla più funzionale e bella. È diventata un punto fisso anche per i turisti, insieme alla filiera museale e ai palazzi liberty. Credo che La Spezia debba diventare la città della musica e pensiamo di coinvolgere il conservatorio, ogni piazza con la musica. Siamo una città di mare ma il mare non ce l’abbiamo, forse solo il waterfront ci potrà restituire uno spazio, non solo per la stazione crocieristica ma anche per la cittadinanza".


Infine la parola a Piera Sommovigo, candidata della coalizione di centrosinistra: "Ritengo che la città aperta si ottenga ottimizzando i sistemi di collegamento ridando lustro al sistema di trasporto pubblico rendendolo efficiente e non tagliando i fondi come ha fatto l’attuale amministrazione. Pensiamo a delle tariffe agevolate dei parcheggi per assicurare l’accesso al centro urbano quindi agli esercizi commerciali. Vorremo utilizzare la tassa di soggiorno per rendere migliore la nostra città e le strutture turistiche; peccato che ad oggi non sappiamo nulla di come si siamo utilizzati questi fondi.

Piazza del mercato, vediamo di portare avanti il lavoro che è già stato fatto dall’attuale amministrazione per renderla fruibili e accessibili per i clienti ed efficiente per gli operatori.
Vorremmo creare un’offerta con una card culturale per coinvolgere anche gli spezzini non solo i turisti. Quindi il comune deve fare da regia per organizzare una rete turistica. Siamo favorevoli dell’utilizzo dei dehor da parte dei locali perché sono un mezzo, non solo per aumentare l’offerta ma anche per arginare la diffusione del covid. Basta centri commerciali e strutture medie grandi ne abbiamo troppe!"

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