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Amministrative La Spezia: candidati sindaco messi a confronto da Legambiente In evidenza

di Luca Vaccaro - Dal mare, passando per l'area Enel, alle zone militari, con un unico comune denominatore, il rispetto per l'ambiente. I candidati a confronto. 


Si è da poco concluso il confronto tra candidati sindaco, organizzato da Legambiente La Spezia presso la biblioteca civica Beghi, i quali sono stati sottoposti a quattro quesiti sulle questioni ambientali che incombono nella nostra città. 

Tra i presenti Piera Sommovigo, candidata del centrosinistra, Paolo Pazzaglia, candidato di Spezia al Centro, Nanni Grazzini, candidato di Nanni Grazzini Sindaco, Luca Locci, candidato di Forze Popolari, Sandro Sanvenero, candidato di Spezia,Sì e Gaetano Russo, candidato di Popolo della Famiglia. 

 


La prima domanda ha riguardato il tema Porto: "considerato il permanere dei disagi dettati dalle emissioni aeriformi e acustiche con il contemporaneo avanzamento degli interventi di sviluppo del porto nonchè del traffico merci e passeggeri come intende affrontare sia a breve termine che strategicamente questa problematica compresa quella dei dragaggi?"

 


Nanni Grazzini: "Il mondo è cambiato e anche chi non aveva attenzione all'ambiente ora deve averla, anche noi commercialisti mettiamo la parola sostenibilità al centro. 

Questo demonizzare il mondo dell'ambientalismo è passato per cui dobbiamo finalmente sostenere questi temi da vicino. 

A Spezia il business delle crociere è importantissimo e fa parte dell'economia del mare di una città che ha il suo indirizzo. 

Sulle navi massima attenzione, chi produce inquinamento non deve entrare e compatibilmente con lo sviluppo è necessario prestare attenzione all'ambiente.

Sui dragaggi, il sindaco può intervenire ma è l'autorità portuale ad occuparsi. Bisogna che si assuma la responsabilità chi ha il dovere e chi decide. Elettrificazione fondamentale ma 2026 data troppo lontana, io penso che ai cittadini abbiamo l'obbligo di non raccontare favole, per cui deve essere realizzata in tempi consoni. 

 


Luca Locci: "Come cittadino e candidato mi sento offeso dall'assenza di Peracchini qua oggi. Gli inviti o si declinano motivatamente, ma questa assenza è imperdonabile perché la discussione riguarda la salute della città. 

Non avrò mai una parola contro il porto, ma direi che la protezione ambientale deve riguardare l'autorità portuale In primis, l'economia gira sulla compatibilità ambientale. I fumi ci sono, sia nelle darsene militari, ma anche delle navi da crociera che entrano direttamente in viale Italia. Fatti investimenti per filtrare questi fumi. La mia soluzione, si misura e si stabilisce una soglia, al di là della soglia quel mezzo non entra. Impediamo di fare profitto a chi inquina di più del tollerabile. 

Dragaggio, chi ha permesso per decenni di gettare roba in fondo al golfo, questo è il vero problema. 

Non illudiamoci che una cabina elettrica risolva il problema dell'inquinamento".

 


Paolo Pazzaglia: "Necessaria elettrificazione che prima di 2 anni non avremo, nel frattempo però qualcosa dovremo fare migliorando i controlli dei combustibili delle navi. Un monitoraggio delle emissioni in tutta la fascia portuale per avere più dati per risolvere il problema. 

Utile portare avanti uno studio d'impatto sanitario su danni reali e potenziali, sarebbe compito di asl ma si potrebbero delegare università. 

Dove non arriva autorità portuale, ordinanze sindaco per coordinare il porto della città in modo che le navi arrivino in maniera più sfalsata e ordinata. 

Rivedere fascia rispetto per il rumore, inquinamento acustico, affrontandolo secondo norma europea che riguarda metodi per determinare effetti nocivi del rumore che possono portare grossi problemi di salute a chi vi abita vicino. 

Tener conto di potenziale rischio accidentale per protezione ambientale. Dragaggi, se servono va bene, rispettando criteri ambientali portando i fanghi ben oltre la diga".

 


Gaetano Russo: "Parlando di inquinamento vorrei ricordare che Spezia è una delle città più inquinate d'Italia, con la pertusola che ha lasciato un inquinamento tale che ci colpisce ancora ora. 

Sconvolto dalla non presenza del sindaco, perché da questo argomento deriva la salute dei cittadini. Mi sono ricandidato perché la città della Spezia è diventata triste, c'è una tristezza enorme, cerchiamo di ricreare tranquillità ma soprattutto salute". 

 


Sandro Sanvenero: "Indignato per la mancanza del sindaco, la cittadinanza dovrebbe sapere chi è il sindaco ma anche la squadra che coadiuverà il sindaco. Noi abbiamo scelto Marco Grondacci come assessore all'ambiente in caso di vittoria. 

Problematica di tipo tumorale da noi molto forte, soprattutto localizzato ai polmoni che ha incidenza maggiore, ciò è legato all'ambiente in cui viviamo, partendo dai prodotti di scarico delle polveri sottili al biossido. 

Dragaggio è all'interno di un'area di bonifica, con grosso impatto ambientale, attenzione alle tecniche, su cosa andiamo a dragare e su come contenerlo".

 


Piera Sommovigo:"Sia nel breve che nel lungo periodo amministrazione deve pretendere rispetto delle dovute prescrizioni. 

Inquinamento acustico, il comune della Spezia ha adottato un piano contro l'emergenza acustica.

Amministrazione aperta e trasparente dovrà essere attenta anche alle osservazioni del pubblico.

Sulla stazione croceristica, in attesa dell'elettrificazione, delle banchine e altri interventi green, il sindaco può esercitare ordinanze extra ordinem, intervenendo sulla questione e sull'autorità portuale. 

  

Il secondo quesito ha riguardato l'area ENEL: "Il futuro dell'area resta indefinito anche perchè incombono nel breve periodo i rischi legati alla emergenza energetica dettata dalla crisi ucraina con quali strumenti e iniziative pensate di definire sia il percorso sul futuro dell'area sia la gestione transitoria legata alla emergenza energetica?"

 


Piera Sommovigo:"La nostra centrale va verso la dismissione, l'amministrazione che dovrà guidare la nostra città dovrà tenere fede a questa intenzione. 

L'area dovrà essere riqualificata aprendo un tavolo con Enel. Bisognerà ragionare su che sviluppo si può dare, nel nostro programma è legato all'energia rinnovabili, creando sinergia con l'università che è eccellenza del territorio".

 


Sandro Sanvenero: "Area privata di proprietà enel, industriale ed inquinata.  Necessario accordo per bonifica per rimessa dell'area nelle condizioni in cui era prima. 

Successivamente si apre un mondo, abbiamo lanciato un'idea innovativa, ossia rilancio nel turismo della zona creando un centro benessere di acque termali con intorno quanto ne consegue".

 


Gaetano Russo: "Bisogna ricordare anche cosa Enel ci da di positivo, negli anni 60 veniva vista come un toccasana soprattutto dal punto di vista dell'occupazione. Ora, con i problemi internazionali dovuti alla guerra, c'è carenza di fonti energetiche. Colui che sarà sindaco, con quello che abbiamo, dovrà fare i conti, per cui prima di sopprimerla dobbiamo trattare, mediare".

 


Paolo Pazzaglia: "Area Enel è dell'Enel, un sindaco lungimirante va oltre il discorso Enel. Cominciamo a pensare a fonti di energia alternative, in una città come la nostra che mette il mare al centro, ad esempio fare pale eoliche sulla diga, sfruttando il mare, che può dare energia e tutti i tipi di energia che può dare la natura". 

 


Luca Locci: "L'Enel, così come la Shell e l'IP, non sarebbe mai dovuta arrivare alla Spezia, sono scelte che hanno responsabili di una certa formazione politica precisa che ha governato Spezia per 60 anni. 

Primo passo convinecere Enel a negoziare, noi pensiamo che già che quelle aree ce le siamo giocate, debbano essere relegate alla mera attività industriale, compatibilmente con l'ambiente".

 


Nanni Grazzini:"L'autorevolezza di chi interloquisce con l'Enel deve avere un peso. Vi anticipo che l'Enel è disponibile a parlare senza essere attaccata come ha fatto fino ad ora questa amministrazione. L'Enel non vuole vedere personaggi arroganti, dobbiamo avere idee chiare su quello che gli andremo a proporre. Spezia deve trasformare Enel in opportunità, con soluzioni green".

 

 

 

Terza domanda riguardante la questione aperta sull'Arsenale Militare: "oltre alle esigenze strategiche della Difesa permangono problematiche legate al recupero delle aree non utilizzate dalla MMI nonchè quelle della bonifica dell'amianto e delle bonifiche di alcune aree per non parlare del nuovo progetto Basi Blu: come pensate di affrontare queste tematiche anche nella costruzione di un confronto paritario tra autorità civili e militari?"

 


Nanni Grazzini:"Ci riallacciamo al discorso di come porsi. Se pensiamo di andare in Arsenale battendo i pugni abbiamo sbagliato. Necessarie idee chiare per un territorio importante per noi, perché c'è spazio per ragionare. Si può aprire un dialogo e portando idee serie. Educazione, rispetto e autorevolezza".

 

 

 

Luca Locci: "Autorevolezza necessaria ma c'è appiglio ulteriore di una mozione che parla di tavoli paritetici per i poligoni, ove il Sindaco ha la possibilità di riunirsi quando le cose non vanno bene, come nel caso dell'amianto. 

La Marina sta pagando un prezzo molto alto e non ha alcun interesse a tenersi l'amianto in casa, percui dobbiamo aiutarli a capire come fare. 

Sono scettico all'utilizzo delle aree dentro l'arsenale, ma sono fiducioso che si possa negoziare con la Marina. 

Strategia dove tutti guadagnano possibile".

 

 

Paolo Pazzaglia: "Penso a questo arsenale, il porto di Spezia ha perso importanza dal punto di vista militare. 

Non possiamo subire passivamente le decisioni della Marina che vogliono creare nuovi moli a spezia che attualmente non servono più, ma tutto ciò attraverso un dialogo sano e pacifico. 

Troviamo soluzioni che portino vantaggi a entrambi"

 


Gaetano Russo: "Campo ferro in arsenale uno scandalo dove viene depositato anche l'amianto che poi arriva direttamente sulle nostre coste. Necessaria la salvaguardia di inquinamento e salute degli spezzini".

 


Sandro Sansevero:"Aree militari, non c'è solo la Marina, ma quando si ha a che fare con altre istituzioni bisogna mettersi a ragionare pacificamente sul bene collettivo generale. Rimanendo sul tema ambientale, il codice dell'ordinamento militare prevede che si possano stipulare convenzioni e enti per la tutela ambientale".

 


Piera Sommovigo:"Amministrazione uscente avrebbe dovuto avviare un tavolo per una reattiva di questo tipo, noi ci impegneremo per farlo con autorevolezza e idee chiare sulle quali avviare un confronto. Il fatto che si siano tutti partiti da questo nel confronto, significa che l'attuale amministrazione non ha fatto un passo doveroso. Chi di noi potrà avviare questo tipo di trattativa porrà come elemento innegabile che gli spazi della Marina sono inutilizzati e chi di noi guiderà la città si impegnerà subito per un tavolo di dialogo. 

Totale inesistenza di dialogo con l'attuale amministrazione che ha solo perso del tempo".

 

 

 

L'ultima domanda ha riguardato due tematiche, la prima sulle bonifiche:"Nonostante siano passati molti anni il sito di Pitelli (sia a terra che a mare) come pure l'area ex IP risultano ancora non completamente bonificati: come pensate di affrontare questo tema comprese le difficoltà legate al contenzioso in atto nell'area ex IP e alle aree militari non ancora caratterizzate?". La seconda sulla prevenzione della salute pubblica:"ASL nei processi decisionali a rilevanza ambientale risulta assente e poco coordinata con Arpal: come pensate di risolvere questa problematica decisiva per una serie politica di prevenzione e tutela della salute pubblica?"

 


Piera Sommovigo:"Bonifiche, il sito di Pitelli prima era un sito di interesse nazionale, ma la bonifica è di competenza regionale, dovremmo perciò dialogare con loro in primis. 

Area IP dovrà essere presa in mano vedendo come la transazione è stata condotta e vedere quale possibilità di destinazione ci sono. Noi abbiamo pensato di utilizzare l'area come bosco urbano, con piante che possano anche aiutare la pulizia del territorio".

 


Sandro Sansevero: "Ci sono sempre giochini all'italiana in queste situazioni. 

Conferenza dei sindaci ha poteri di indirizzo politico programmatico sul direttore generale della ASL, arrivando anche a poter rimuovere il direttore perché non ha eseguito quanto richiesto dalla conferenza dei sindaci. ASL da la consulenza al sindaco per dire se ci sono problemi di tipo sanitario. 

Aree di bonifica ambienti complessi, necessario che l'istruttoria ambientale non sia mero passaggio di carte ma preveda analisi precisa per ottenere la bonifica e rapporto tra vari enti". 

 


Gaetano Russo: "Totalmente d'accordo ad aprire un colloquio con la Marina militare. La Marina ha costruito spezia però allora occupava circa 16 mila persone. Ad oggi i dipendenti del l'arsenal e sono 700, per questo dico che è necessario mettere sul conto che la Marina non può occupare aree quando davano alla città un reddito ben superiore a quello attuale. 

Pitelli e area IP, aree non del tutto bonificate, dobbiamo vigilare su queste pratiche".

 


Luca Loggi: "Voglio bonificare la politica italiana e spezzina, imprenditori corrotti che hanno inquinato la nostra terra devono pagare caro. Non so se sia stato peggio l'inquinatore o il falso bonificatore. La bonifica mal fatta è peggio dell'inquinamento". 

 


Nanni Grazzini: "Necessario rispetto delle regole, ci vuole chi ha autorevolezza e voglia di farle rispettare. Rispetto delle regole per le bonifiche deve essere la base è l'input deve partire dalla regione. 

L'ASL e il Sindaco hanno un ruolo fondamentale, quando Spezia non ha autorevolezza di un sindaco prono a Genova che aspetta soltanto degli input diventa un'problema per i cittadini. Cerchiamo di rivolgere attenzione al sant'Andrea, per avere il diritto di andare in un ospedale che non crolli quando ci si va a curare". 

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