La demolizione dei pontili del Canaletto rappresenta una ferita storica per questa città.
Proprio oggi iniziano i lavori che rimuoveranno l'ultimo lembo della Spezia antica, città di un mare sempre più privato all'utilizzo dei suoi cittadini.
Il porto inghiottirà l'ultimo angolo di attività marine dei semplici abitanti del quartiere, con tutta la sua attività occupazionale e il relativo dragaggio del fondale per permettere alle grandi navi di approdare al Canaletto.
Spezia deve trovare il giusto equilibrio tra lavoro e territorio, tra ambiente e produttività. Non è possibile consegnare tutto il mare ad altri interessi, militari, commerciali o crocieristici che siano.
Spezia Bene Comune chiede conto al sindaco Peracchini di quanto sta avvenendo, oltre a pretendere garanzie per la sicurezza degli abitanti e dell'ambiente circostante e marino. Non riteniamo che questo sia il perfetto esempio da seguire per lo sviluppo di questa città.
Uno sviluppo che deve procedere di pari passo con il consenso, decisivo, dei suoi cittadini.
Massimo Lombardi,
capolista di Spezia Bene Comune