"Che cosa fa Regione per salvaguardare la salute degli spezzini? Oggi in Consiglio regionale abbiamo interrogato l'assessore competente per sapere se l'Ente intende avviare, con le altre autorità competenti, un protocollo di controllo delle emissioni del porto, non limitato al rilevamento degli inquinanti dalle navi, ma utile per verificare l'impatto sanitario degli stessi sui quartieri residenziali limitrofi al porto commerciale e alle banchine di attracco delle navi da crociera.
Abbiamo anche chiesto se lo studio commissionato dalla Regione Liguria sulle emissioni dai porti liguri ha prodotto, a oggi, qualche risultato utilizzabile per predisporre misure accelerate contro l'inquinamento del porto di Spezia, insieme a protocolli di trasparenza nella pubblicazione degli atti di controllo prodotti da Autorità di Sistema Portuale e Capitaneria di Porto".
Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini, che poi aggiunge: "La risposta dell'assessore competente non ci soddisfa perché non tiene conto di dati incontestabili, e cioè il reale impatto che i giganti del mare, e non solo loro, perché questo va sommato agli effetti che ha, sul porto, anche la normale attività del traffico marittimo civile, militare e dei cantieri, hanno sull'ambiente e dunque sulla salute degli spezzini".
"Per capirci, nei prossimi giorni arriverà a Spezia la più grande nave da crociera del mondo, lunga 362 metri e con a bordo 9.300 passeggeri tra ospiti e membri dell'equipaggio. A livello di inquinamento atmosferico, un rapporto relativo all'impatto di navi di queste dimensioni può produrre emissioni nocive pari a 14mila auto con i motori accesi. Sommati agli impatti già esistenti, le preoccupazioni per la salute pubblica sono più che giustificate".
"Al netto delle risposte che vorremmo più puntuali, come M5S abbiamo ribadito quanto sia indispensabile avviare celermente con tutte le autorità competenti in materia, uno studio che fotografi la reale situazione delle emissioni inquinanti per predisporre, eventualmente, piani e misure di attenuamento", conclude Ugolini.