Il candidato Sindaco Grazzini parla ancora di DMO (Destination Management Organization), una modalità di fare turismo obsoleta e non funzionale, oltremodo costosa.
Questo dimostra la sua poca conoscenza del comparto turismo, conoscenza essenziale se si vuole governare bene la città.
Il Signor Grazzini sostiene che il progetto originario fosse meno oneroso per le tasche comunali: ebbene, forse non sa che soltanto per la struttura sarebbe stato necessario un investimento di 200 mila euro, tralasciando tutti i costi accessori che avrebbero ulteriormente gravato sul bilancio comunale, non proprio un progetto a basso costo a mio avviso.
Per rendere appetibile La Spezia ai turisti è necessario, invece, investire sull’innovazione, adottando un sistema improntato al DMC (Destination Management Company), modalità di promozione turistica meno dispendiosa e sicuramente più funzionale.
Non dobbiamo avere immobilizzazioni, dobbiamo riuscire a gestire il denaro e spenderlo in maniera mirata ed efficiente. Avere a disposizione 200 mila euro, sfruttando sapientemente le risorse digitali, ci permetterebbe di promuovere il territorio non limitandoci alla sola area nazionale: allargando il nostro raggio d’azione, potremmo far conoscere la nostra città ad un pubblico internazionale. I benefici sarebbero molteplici anche sul commercio.
Concludo ricordando a Grazzini che prima di esporsi su temi e progetti, dei quali sono disponibili dati pubblici, come ad esempio il progetto “Mille e una notte” da lui citato, è necessario informarsi adeguatamente.
Sauro Manucci
Consigliere comunale di Fratelli d'Italia alla Spezia