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"Commesso un delitto della democrazia, quale il movente?", Baldino accende il Consiglio comunale In evidenza

di Elena Voltolini - Dopo quanto accaduto nel pomeriggio, si torna a parlare della Presidenza della Commissione garanzia, anche se non è all'ordine del giorno, e i toni si alzano.

La questione della presidenza della Commissione Garanzia e Controllo torna in Consiglio comunale benchè, questa volta, non fosse all'ordine del giorno. Lo fa, si può dire, sulla scia emotiva di quanto accaduto nel pomeriggio di ieri e dopo che già due volte l'assemblea cittadina aveva affrontato il tema.

Una prima volta, infatti, era stata presentata una mozione urgente, ma l'urgenza era stata respinta e pertanto la mozione era stata calendarizzata secondo le normali tempistiche. Era stata poi discussa in aula, sia nel merito che nel metodo, ma non era stata votata in quanto le opposizioni, che la avevano presentata, avevano deciso di ritirarla, cogliendo il “suggerimento” arrivato da alcuni consiglieri di maggioranza, che avevano indicato un'altra via da seguire per raggiungere l'obiettivo. L'obiettivo è quello delle dimissioni da Presidente della Commissione di Dina Nobili e la sua sostituzione.

L'opposizione, infatti, cui spetta da regolamento la Presidenza della Commissione in oggetto, non si sente più rappresentata da Dina Nobili, appartenente a Forza Italia, che ha annunciato il sostegno al sindaco uscente Peracchini alle prossime amministrative. La consigliera dal canto suo ha sempre ribadito di essere, in questa legislatura, all'opposizione.

Sin qui l'antefatto, che “si trascina” da quasi due mesi, e che avrebbe dovuto avere la sua conclusione ieri pomeriggio, in quanto era prevista la seduta della Commissione, convocata proprio per dirimere il tema della sua Presidenza.
Poche ore prima dell'orario indicato sulla convocazione, però, arrivano le dimissioni di Dina Nobili e alla Commissione la maggioranza non si presenta. Manca così il numero legale, la seduta salta ed ovviamente non si può nominare il nuovo Presidente.

E' proprio sulla scia dell'onda emotiva di questi fatti, come anticipavamo, che la questione torna in Consiglio comunale e vi resterà sottotraccia praticamente per tutta la sua durata, palesandosi in diversi interventi nel corso della seduta.

L'onda emotiva si fa tsunami nelle parole del Consigliere del Gruppo misto di minoranza Massimo Baldino Caratozzolo che chiede di intervenire mentre si discute su una mozione relativa all'alternanza scuola-lavoro, ma al centro del suo discorso c'è ben altro. Baldino si rivolge in particolare al Presidente del Consiglio Giulio Guerri: “Io e tutta l'opposizione avremmo gradito che lei questo pomeriggio avesse presieduto la Commissione garanzia e controllo, di cui è vice presidente, per porre fine ad una questione che si trascina da ormai due mesi e che, di fatto, sottrae al suo ruolo l'unica commissione in mano alle opposizioni. Siccome le cose non credo avvengono mai per caso, chiedo a voi consiglieri di maggioranza le motivazioni di una condotta così avvilente nei confronti della democrazia. Perchè si è permesso ad una consigliera che sostiene l'attuale sindaco di mantenere la presidenza di una commissione che a norma di regolamento spetta alla minoranza?”.

I toni si alzano, sia acusticamente che nelle parole usate, tanto che in seguito arriveranno le scuse del Consigliere. A Guerri, che lo interrompe dicendo che “a norma di regolamento non si può intervenire su questioni che non sono oggetto di discussione”, Caratozzolo ribatte che “a norma di regolamento avreste dovuto dare la commissione alle opposizioni. Non insegnateci i regolamenti, rispettateli. Lei deve fare rispettare i regolamenti anche quando è scomodo a Peracchini”.

“Come è stato possibile protrarre questa anomalia democratica per due mesi? Come è stato possibile che il sindaco non sia intervenuto? Come è stato possibile che oggi la maggioranza non si sia presentata in Commissione e neppure lei Guerri, e la sua assenza in quanto vice presidente della Commissione è ancora più grave? Chi ha suggerito alla consigliera Nobili di raccogliere il nostro invito a dimettersi solo due ore prima della Commissione e chi ha suggerito a tutti i commissari della maggioranza di non presentarsi? Oggi si sarebbe eletta la nuova Presidenza. Questa è una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. E' stato commesso un delitto della democrazia. Qual è il movente? Perchè vi siete comportati così?”

L'argomento torna anche nelle parole di Federica Pecunia (Spezia Riformista): “Quando si vuole fare lezioni di diritto, prima bisogna saperli rispettare i diritti. Oggi si è scritta una pagina veramente bassa, anche se non mi stupisce guardando al vostro comportamento di questi anni. Molti di voi la pensavano come noi sulla Commissione, ovvero sul fatto che ci fosse la necessità di fare rispettare l'agibilità democratica, scritta nel regolamento, ma per interessi di bottega vi siete sottratti al rispetto dell'aula, questa volta in modo davvero spudorato e grave. In questi anni abbiamo sempre subito lo schiaffo di essere voi maggioranza e noi opposizione, ma una maggioranza che si rispetti, rispetta l'opposizione, voi, invece, non lo avete fatto in tutti questi anni e men che meno in questo caso. Per voi conta solo dimostrare di essere più forti”.

Sulla stessa lunghezza d'onda l'intervento del Consigliere di AvantInsieme Franco Vaira, da poche settimane parte dell'assemblea cittadina, nella quale ha preso il posto del dimissionario Lorenzo Forcieri: “Per ogni suggerimento e ogni mozione che arriva dall'opposizione c'è un muro preconcetto, la vostra è una continua prova
muscolare. Io sono venuto qui per difendere la Costituzione. In questo consiglio c'è una evoluzione autoritaria, la negazione dei principi di democrazia e una arroganza che non mi aspettavo”.

“Mi dispiace che si parli di questa maggioranza come autoritaria – ribatte Fabio Cenerini da quella parte dell'aula (Toti - Forza Italia) - L'autoritarismo nel Consiglio comunale è di altri tempi, quando i diritti erano totalmente calpestati”

Dai banchi della maggioranza replica anche Emanuele Corbani (Spezia vince con Peracchini sindaco): “E'stato dato uno spettacolo poco rispettoso”- e spiega così la sua assenza alla Commissione - Quando una Commissione perde l'unico argomento che ha all'ordine del giorno, presentarsi è solo uno spreco di denaro pubblico e una perdita di tempo per i commissari”.

“Sono offeso – afferma Paolo Messuri (Cambiamo) – io non sono un antidemocratico, non sono uno che priva gli altri della libertà, ma uno che esprime le proprie idee. Chi ha convocato la commissione avrebbe dovuto farlo con un ordine del giorno diverso”.

La convocazione ci sarà, per lunedì prossimo, come è stato annunciato nel corso della seduta del Consiglio comunale. Sarà l'ultimo atto della storia?

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