Lo scorso 3 febbraio, come M5S Liguria, dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente Toti in merito agli investimenti per gli spot promozionali per la campagna 2022 con Elisabetta Canalis come apripista, avevamo chiesto di sapere con quali altri personaggi erano stati sottoscritti degli accordi e quali i relativi compensi. Stando al Governatore, infatti, la Regione aveva deciso di puntare su una serie di personaggi non liguri. E allora, chiedemmo: dopo lo spot con la Canalis, a chi sarebbe toccato raccontare la “sua” Liguria?
La risposta datata 25 febbraio (recapitata peraltro solo oggi e dunque fuori dai tempi previsti per ogni tipo di accesso agli atti), di fatto ha smentito le sparate del presidente: infatti, lo stesso Toti ci ha fatto sapere che “non sono ancora stati sottoscritti accordi con ulteriori personalità per la promozione”.
Avevamo chiesto la documentazione perché volevamo e ancora vogliamo capire quale attività o iniziative stia portando avanti la Giunta per la promozione della nostra regione. Per 5 anni ho chiesto di investire il più possibile sia a livello di comunicazione e spot televisivi, sia con la presenza della nostra regione alle più importanti fiere del settore, anche a livello internazionale. Grazie alle mie pressioni, negli anni la musica è cambiata e la Giunta, avendo partecipato ai più importanti appuntamenti, si è allo stesso tempo messa in vetrina anche in quelli che vengono definiti come mercati emergenti.
Oggi, purtroppo per noi, apprendiamo che la campagna promozionale della nostra regione non è ancora stata definita. O è forse segreta? Insomma, a oggi, la cartolina della Canalis resta mestamente isolata.
Assodato che la guerra ha messo fuori gioco il mercato russo che tanto ha inciso negli anni scorsi a livello nazionale, su quali mercati intende puntare ora Regione Liguria?
Auspichiamo che quanto dichiarato a margine della vetrina di Sanremo non sia stata l’ennesima trovata senza un vero progetto con relativo ritorno per il nostro turismo e il suo variegato comparto. Facile sfruttare il treno del Festival, con gli ascolti che sono propri della kermesse e non certo merito della Giunta. Ma ora che Regione deve camminare con le proprie gambe, ne è in grado?
Detto ciò, se il presidente Toti ne dispone e vuole avere la “bontà” di elencarci i ventilati nomi “non liguri”, che ci auguriamo siano eccellenti e che con i loro messaggi sappiano un domani stuzzicare nel prossimo la curiosità e la voglia di assaporare la Liguria, ben venga. Epperò, non ce ne voglia se ricusiamo la fuffa mediatica e chiediamo contezza di fatti concreti: nomi, cachet, uscite. Tutto nero su bianco.
Fabio Tosi
capogruppo regionale del M5S