Il Comune di Sarzana è governato dalle Destre, che si ergono ad ogni occasione a paladine del contribuente tartassato.
Eppure nei mesi scorsi lo stesso Comune di Sarzana ha indirizzato un gran numero di cartelle relative ad accertamenti IMU per gli anni dal 2016 al 2020. Destinatari del balzello, con tanto di interessi e sanzioni, i coniugi che dichiarano residenze diverse fra loro. Un fenomeno ovviamente riconducibile alla volontà di beneficiare appieno dell'esenzione prima casa.
E una situazione sulla quale la Cassazione non ha ancora elaborato un orientamento univoco, e che molte amministrazioni comunali hanno evitato finora di perseguire.
Non però il Comune di Sarzana, che si è invece precipitato immediatamente ad indirizzare ai malcapitati contribuenti cartelle esattoriali gravate di interessi e sanzioni e relative a tutti gli anni pregressi.
E pensare che perfino la annaspante Amministrazione Peracchini ha avuto la sensibilità di emettere cartelle esattoriali solo per il primo degli anni considerati, quello vicino alla prescrizione, e di farlo senza gravare i destinatari di interessi e sanzioni.
La nuova norma emanata nella materia prevede la facoltà dei coniugi di scegliere in quale delle due abitazioni stabilire la sede del nucleo familiare e rispetto alla quale beneficiare dell'esenzione prima casa.
Ma l'arcigno Comune di Sarzana non ha atteso, come quasi tutti gli altri, l'intervento del legislatore e già nel dicembre scorso ha notificato cartelle per tutti gli anni pregressi, con importo maggiorato da interessi e sanzioni.
Salvo dover fare retromarcia ora che l'Agenzia delle Entrate ha precisato che le sanzioni non dovevano essere richieste.
Il Comune di Sarzana infatti aveva deliberatamente contravvenuto (per fare cassa) alla norma secondo la quale - nei casi controversi - le sanzioni aggiuntive non si applicano.
Sarebbe bastato interpellare Spezia, che ha richiesto solo l'IMU differenziale relativa al 2016 (e non quella relativa ai quattro anni successivi) e lo ha fatto senza applicare alcuna sanzione.
E il bello è che l'ufficio Tributi del Comune di Sarzana, a chi chiedeva lumi o sollevava questioni, si rifiutava di concedere appuntamenti.
Francesca Castagna
Segretaria PD Centro Storico
Sarzana