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"Peracchini si scusi e Costantini si dimetta": le reazioni all'articolo de "Il Fatto Quotidiano" In evidenza

Il giornale ha pubblicato alcuni messaggi dal tenore razzista e xenofobo che sarebbero stati scritti nella chat Whatsapp della maggioranza di centrodestra che amministra La Spezia.

Non potevano certo mancare le reazioni all'articolo pubblicato oggi su "Il Fatto Quotidiano" (potete scaricarlo qui sotto), nel quale il giornalista Marco Grasso riporta alcune frasi dal tenore razzista, xenofobo e no vax che sarebbero state scritte sulla chat Whatsapp della quale fanno parte gli esponenti della maggioranza di centrodestra che amministra La Spezia, sindaco Peracchini compreso.

Umberto Maria Costantini, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, al quale sono attribuite diverse di quelle frasi, così scrive su Facebook, postando l'articolo: "Ecco cosa gli avversari politici riescono a mettere in campo. Non commento nemmeno, ma chiedetevi perché raramente sono uscito sui giornali. Chi mi conosce può farsene un'idea".


Da Forza Italia, che a livello locale si trova attualmente in una posizione diversa da quella nazionale, in cui è all'interno della coalizione di centrodestra, si alza la voce del Coordinatore provinciale Nanni Grazzini: "Uno dei cavalli di battaglia dell'argomentare di Pierluigi Peracchini quando era di centrosinistra, riceveva orgoglioso l'attestato di fondatore del PD e sosteneva Cofferati alle Primarie, era il pensiero di don Milani. Non c'era occasione, pubblica o privata, nella quale non se ne proclamasse ardente discepolo citando una delle sue massime più celebri: "Se voi avete diritto di dividere il mondo in Italiani e stranieri, allora io dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria, e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati ed oppressi da un lato e privilegiati ed oppressori dall'altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri".
Ne è passata di acqua sotto i ponti. E anche nel Canale di Sicilia, disseminata di cadaveri di "diseredati ed oppressi".
Oggi Peracchini governa Spezia da destra, divenuto - da prestigiosa espressione (?) della società civile - satrapo imbelle dell'imperatore arancione e del suo granguignolesco baraccone mediatico, esposto alla rabbiosa mitraglia forzista, ai gelidi distinguo di Liguria Popolare ma ora anche alla diffidenza e all'ostilita' dei Leghisti verso le goffe acrobazie di Toti, che - stanco di esibirsi nei baracconi liguri - pensa di essere diventato un etoile della Scala ma balla con l'eleganza di Baloo, l'orso amico di Mowgli.
In questo scenario, al malcapitato Pierluigi non resta che cercare il 'fraterno' sostegno della Destra - destra.
Così, come qualche tempo fa tacque gongolante di fronte alla profferta di una lista nostalgica a suo supporto del più tradizionale esponente dell'estrema destra cittadina, così oggi - quando nella chat degli amministratori spezzini di centrodestra il meloniano Costantini (cognato d'Italia, un po' come Lollobrigida) esalta gli eroi repubblichini e le politiche repressive del Fascismo suggerendone la reiterazione in danno di quei "beduini" dei migranti - il Sindaco seguace di Don Milani tace e ancora tace, probabilmente acconsentendo o forse ispirandosi ad un altro noto sacerdote, Don Abbondio...
L'unico borbottio di Peracchini consiste in una solidale messa in guardia contro la censurabilita' di certe affermazioni in sede giudiziaria "perché i giudici non sono sensibili a noi...". Un po' lo stesso cliché che induce Costantini ad affermare che "il Prefetto ed il Questore sono comunisti" senza che - neppure in questo caso - Pierluigi Cuor di Leone spenda una sola sillaba a difesa di quelle due figure istituzionali di fronte alle quali pure si genuflette ad ogni cerimonia ed inaugurazione...
Varrone Reatino",


Indignate le reazioni che arrivano dall'altra parte dello schieramento politico.

"Imbarazzante l’imbarazzato silenzio del sindaco Peracchini. Smentisca al più presto le notizie apparse sulla stampa nazionale a proposito della chat con contenuti xenofobi, fascisti e razzisti.
Ci dica che non è vero. Lo faccia subito, ne va dell’onore della Città medaglia d’oro della Resistenza": è la richiesta del Ministro del Lavoro Andrea Orlando.


In una nota congiunta Avanti Insieme, LeAli a Spezia, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Spezia Bella Forte Unita, Spezia Bene Comune - RC e Spezia Riformista
scrivono: "La nostra città ritorna alla ribalta della cronaca nazionale per l’oltraggio vergognoso di Peracchini e di alcuni membri della sua Maggioranza ai valori della Costituzione repubblicana e antifascista.
Vengono riportate sui giornali frasi inacettabili ed espressioni imbarazzanti, circolate sulla chat Whatsapp tra Consiglieri, Assessori e Sindaco, che trasudano di intolleranza e violenza, nonché mancanza di rispetto verso le Istituzioni del nostro Paese, come la Magistratura. Alla faccia del patriottismo tanto sbanderiato da Fratelli d’Italia, partito del Consigliere alla quale queste aberrazioni sono attribuite.
Ed il sindaco che fa, di fronte a queste ingiurie? A quanto riportato, anche con virgolettati, non esprime assolutamente una contrarietà o un’indignazione.
Il Comune della Spezia, medaglia d’oro al Valor Civile, medaglia d’oro al Valor Militare, conosciuto nel mondo come Porta di Sion, che ha appena conferito la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, viene oggi rappresentata da questa armata brancaleone che si ritrova a scambiarsi allegramente messaggi vergognosi, che mettono tutti gli spezzini in imbarazzo.
Invitiamo pertanto Peracchini a scusarsi pubblicamente con i suoi concittadini, ed invitiamo questi ultimi a non dimenticare l’ennesimo grave fatto quando, fra pochi mesi, saremo chiamati alle urne per eleggere un nuovo Sindaco. Perché la città non si merita una figura che non fa rispettare, in primis ai suoi sostenitori, i valori della democrazia e dell’antifascismo".

 
Il Partito Democratico - Unione Comunale della Spezia scrive: "Caro Signor Sindaco, nel ricordale che Lei è Sindaco di una città Medaglia d’oro della Resistenza, la preghiamo di smentire con la massima sollecitudine le notizie apparse sulla stampa nazionale circa chat da lei condivise, con contenuti xenofobi, fascisti e razzisti.
La vergogna della “xmas”, delle “carezze “ con le legnate e di tutto il resto, se corrispondente al vero, è enorme.
Signor Sindaco non stia in silenzio, ci dica che non è vero".

Antonella Franciosi Coordinatrice Provinciale Italia Viva e Federica Pecunia Consigliere Comunale Italia Viva commentano: "Guarda che ti filmano e denunciano. E i giudici non sono sensibili a noi. Queste pare siano le parole con cui Peracchini risponde al consigliere Costantini in una chat di maggioranza a proposito di una frase riportata così: " Se migliorare la razza vuol dire mischiarsi con domenicani, marocchini e bengalesi qualcuno anni fa ci aveva visto giusto".
A questo punto dal Sig. Peracchini, che si crede Sindaco, vorremmo sapere:
1 - Se risponde al vero che abbia scritto questa frase e non si sia fermamente dissociato dalle parole odiose di Costantini.
2- Se questo abbia qualcosa a che fare con la concessione a Casa Pound, nell' aprile 2019, della Mediateca Fregoso per la presentazione di un libro di un esponente di quel partito i cui iscritti si definiscono "i fascisti del nuovo millennio".
E se con queste credenziali pensa di poter celebrare il prossimo 25 aprile.
3 Che ne dice di una maggioranza che alla prima occasione lo svergogna sulla stampa? Pensa davvero di poter continuare a fingere di governare la nostra comunità?
A margine vogliamo ricordare al centro destra che sono moltissimi i nostri concittadini che hanno origine comunitarie o non comunitarie che hanno votato e voteranno per eleggere il consiglio comunale e che con loro dobbiamo e vogliamo costruire un destino comune.
Per l'ennesima volta in queste ultime settimane Peracchini dovrebbe scusarsi con la città".


Il Coordinamento provinciale di Articolo Uno commenta: "I post del consigliere comunale Umberto Costantini, razzisti contro gli emigrati e no Vax, sono di una gravità assoluta.
Dimostrano come Fratelli d'Italia sia infiltrata profondamente da esponenti che dimostrano il loro credo xenofobo e protofascista magari nascondendosi in una chat di amici di destra. Evidentemente qualcuno dei partecipanti alla chat ha spifferato i contenuti del Costantini.
L'altro elemento è che nella chat partecipa anche il sindaco della città Pierluigi Peracchini, che non prende mai le distanze da quei lugubri contenuti. Peracchini è cattolico e ci tiene a sottolinearlo ma evidentemente non segue gli insegnamenti di Papa Francesco, che hanno anche nei giorni scorsi sollevato l'ammirazione degli italiani.
Inoltre Peracchini è sindaco di una città che è medaglia d'oro al valore civile per l'aiuto dato agli ebrei che venivano da tutta Europa nel nostro golfo per salpare verso la terra di Palestina.
Il nostro sindaco è anche Presidente della Provincia della Spezia, la quale è medaglia d'oro al valore militare per meriti partigiani.
Si vergogni di non aver ripreso nella chat il consigliere Costantini.
ArticoloUno le chiede di prendere ora pubblicamente di fronte alla città una presa di posizione chiara contro le idee di un consigliere che un sindaco con un minimo di coraggio scaccerebbe dalla sua maggioranza. E chieda scusa agli spezzini di aver tollerato simili contenuti in una chat di cui era partecipe".


Questa l'opinione della Federazione della Spezia del Partito Comunista Italiano: "Leggendo i quotidiani ci siamo imbattuti in una notizia che ci ha fatto sobbalzare, oltre che per i contenuti, anche per il contesto in cui questi sono maturati. Stiamo parlando di chat all'interno dell'amministrazione comunale. Se ciò che riporta Il Fatto Quotidiano corrisponde a verità, ci chiediamo come sia possibile affidare le sorti della nostra città a persone del calibro di questi soggetti. Persone capaci di vomitare odio ed ignoranza (sì, ignoranza, poiché la storia andrebbe studiata bene, soprattutto se si ricoprono incarichi così importanti) ignorando non solo il proprio ruolo ma calpestando impunemente i valori che hanno portato La Spezia ad essere insignita della medaglia d'oro della Resistenza.
Singolare poi, come i rappresentanti del governo cittadino abbiano dimenticato così in fretta ed anzi, ricordino con tanto zelo uno dei più feroci collaborazionisti dei nazifascisti come il principe junio Valerio Borghese.
Tutto ciò è inaccettabile ma ancora di più lo è il comportamento del Sindaco, il quale, lungi dal redarguire in nome dei valori fondanti della nostra democrazia, si limita ad illazioni indegne della sua carica. A fronte di tutto ciò, come Partito Comunista Italiano e, soprattutto, come cittadini condanniamo con forza quanto emerso e chiediamo che venga, pubblicamente, fatta chiarezza per restituire dignità alla nostra città forgiata sui valori della Resistenza che, ora più che mai, riteniamo sia opportuno ricordare".


Queste le parole dell'A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) della Spezia: "L’articolo pubblicato stamane sul “Il Fatto Quotidiano” in cui vengono riportati i messaggi inviati dal consigliere comunale spezzino Umberto Costantini, di Fratelli d’Italia, alla chat della maggioranza di centro destra del Comune guidato da Pierluigi Peracchini apre una questione di somma urgenza. Quanto scritto da Costantini ci indigna profondamente e offende le radici di tutta la cittadinanza della Spezia, città di Exodus, Medaglia d’Argento e capoluogo di provincia decorata con la Medaglia d'Oro al Valor Militare per Attività Partigiana. Provincia presieduta dallo stesso Peracchini.
Come riferisce il quotidiano, immaginiamo che la chat sia uno strumento di lavoro per consiglieri, assessori e sindaco, ma anche se fosse una goliardica chat tra amici, il contenuto dei messaggi trascende la decenza e arriva a toccare il reato di apologia di fascismo.
Per questo come ANPI provinciale non possiamo e non vogliamo ignorare l’accaduto. Al sindaco Peracchini, che è tenuto a farsi garante dei valori della Costituzione Italiana, chiediamo una netta presa di posizione. L’Associazione Partigiani e la popolazione tutta si aspetta un gesto concreto nei confronti di chi inneggia alle leggi razziali, alla violenza xenofoba, all’odio e alla Repubblica di Salò. Non riteniamo sufficienti delle generiche scuse, né accetteremo che si passi sopra questo episodio. I cittadini, anche in vista delle prossime elezioni, devono comprendere fino in fondo se l’attuale l’Amministrazione ha delle velleità nostalgiche per un regime vergognoso che ha segnato la nostra storia o se si riconosce coerentemente nei valori democratici richiamati proprio in questi giorni dal nostro acclamato Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il gesto concreto che ci aspettiamo non può essere che l’allontanamento di Costantini con un’esplicita richiesta da parte del sindaco di rassegnare le dimissioni da Consigliere comunale. Ci aspettiamo, inoltre, che Peracchini si faccia carico di promuovere con fatti e azioni i valori della Costituzione".

 

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