“Doveva essere un'operazione stupefacente con la finalità primaria di "valorizzazione degli immobili" del Comune di Sarzana e invece si è rivelata una grande, catastrofica operazione fallimentare", così Lucia Innocenti Capogruppo consiliare Lega Salvini Premier.
"La costituzione della Società Sarzana Patrimonio e Servizi s.r.l. (SPS), con il Comune di Sarzana in qualità di socio unico, è avvenuta nel luglio 2007 e da allora nessuna clamorosa manovra finanziaria, da parte di questa società, è mai stata compiuta".
"In realtà molte sono state le denunce in merito a questa troppo disinvolta e, successivamente, scellerata operazione. Già nel 2010 venivano sollevate perplessità sulla gestione della Società ma l'allora Sindaco Caleo, con l'assessore al Bilancio Cavarra, hanno sempre rispedito al mittente tutte le critiche pervenute, sperando che il tempo fosse galantuomo e che la società SPS cominciasse a dare qualche segnale".
"E difatti il segnale c'è stato e anche gigantesco: perdite per 2 milioni e 700 mila euro, debito che grava su ogni singolo cittadino sarsanese, in aggiunta, naturalmente, al buco enorme che abbiamo ereditato nel nostro Bilancio. La cosa allarmante è che, malgrado gli avvertimenti e le denunce fatte nel tempo, le Amministrazioni che si sono susseguite dal 2010 al 2018 hanno ignorato e minimizzato il tutto".
"C'è voluta la Corte dei Conti a mettere nero su bianco tutte le criticità riscontrate nella gestione della SPS. C'è voluta la Giunta Ponzanelli con l'assessore Baroni ad avviare, in modo serio e metodico, le complesse procedure per chiudere un capitolo da non dimenticare nella storia delle partecipate del Comune di Sarzana".
"Questa volta non mi sento di fare i complimenti alla nostra Giunta, perché sarebbe troppo facile gongolare sulle ottime capacità e competenze dimostrate da questa Amministrazione nel gestire una contorta vicenda che tutti noi pagheremo per i prossimi 20 anni".
"Anzi, tutto ciò dovrebbe farci riflettere sul perché, malgrado l'evidenza, l'opposizione abbia comunque scelto di astenersi in Consiglio Comunale, quando abbiamo dato incarico al nostro Sindaco di procedere con l'approvazione del progetto di liquidazione e del piano di riparto della SPS e dovrebbe inoltre essere da monito per non ricadere in errori eclatanti come quello avvenuto con SPS".
"Questa vicenda si conclude, grazie all'apporto dell'odierna Amministrazione, con l'acquisizione delle aree del gruppo Ferrovie dello Stato, con la vendita degli ultimi lotti delle aree Tavolara, con l'estinzione dei debiti residui, dei mutui e degli oneri pregressi, con la cancellazione della società SPS dal Registro delle Imprese, ma lascia comunque tanto amaro in bocca".