I dati sono allarmanti: secondo uno studio europeo, 200 navi da crociera sono in grado di liberare nell’ambiente una quantità di diossido di zolfo circa 20 volte superiore all'equivalente di 260 milioni di automobili. E dunque, alla luce dell’evoluzione del traffico crocieristico previsto nel porto di Spezia, abbiamo chiesto alla Regione Liguria se non ritiene necessario, prima dell’iter di approvazione della nuova stazione crocieristica e in vista della notevole implementazione di traffico nel porto spezzino, avviare immediatamente una valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario al fine di verificare il reale stato della salute pubblica nella zona interessata, nonché la gerarchia delle fonti inquinanti in termini di rischio sanitario in atto.
Il porto della Spezia, nella classifica dei porti europei più inquinati, è stato collocato al diciottesimo posto. Siamo messi male anche su scala nazionale: nella graduatoria degli scali italiani, siamo i più ricchi di diossido di zolfo.
Crediamo che la Regione Liguria debba traguardare l’obiettivo di garantire prima di tutto la salute pubblica del territorio: VIA e VAS abbiano la precedenza sugli interessi privati.
Il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini