La Giunta Peracchini, su proposta dell'Assessore Filippo Ivani, ha deliberato il 18 ottobre scorso, le linee di indirizzo per la riorganizzazione delle aree cimiteriali, soprattutto con riferimento al cimitero urbano dei Boschetti. Come spiegato in questo comunicato tra le principali novità vi è la destinazione di un'area all'inumazione degli animali da affezione, ma anche altri progetti.
Uno, in particolare, ha suscitato alcune perplessità ed è stato oggetto di una commissione consigliare chiesta dal consigliere Marco Raffaelli (PD): lo spostamento, in un'area del Cimitero dei Boschetti, dei resti dei Partigiani, ora ubicati in diversi cimiteri. Il progetto di riorganizzazione, secondo Raffaelli: "In generale ci vede concordi, ma lo spostamento delle spoglie dei Partigiani invece ci preoccupa, noi e i famigliari e gli iscritti all’Anpi, associazione che ancora non è stata coinvolta.
Ricordo che già in passato, l’amministrazione di sinistra, aveva avanzato una proposta per dedicare un’area del cimitero dei Boschetti ai Partigiani, proposta che non era solo per riorganizzare gli spazi, ma per valorizzare la memoria, iniziativa che comunque non trovò l’accordo con l’Associazione e che quindi non andò a buon fine. Vogliamo quindi esprimere il dissenso e capire la reale intenzione dell’amministrazione, innanzitutto capendo se si tratta, come si evince dalla delibera di Giunta, di una proposta basata solo sulle motivazioni di recupero degli spazi".
Nel primo intervento l'assessore Ivani chiarisce di "Non aver ricevuto comunicazione da parte di Anpi e degli iscritti, se ci sono preoccupazioni credo debbano contattare anche l’amministrazione".
"Il discorso è più ampio perchè in Giunta, dove abbiamo approvato la riorganizzazione dei cimiteri, abbiamo previsto diversi spostamenti e migliorie, come l’inumazione degli animali da affezione o uno spazio per le urne biodegradabili e la ricollocazione degli ossari della Marina Militare. Abbiamo individuato un’Edicola per ospitare i resti dei Partigiani, non solo per riorganizzare gli spazi, ma per dare un senso storico e una valenza maggiore a chi ha rischiato la propria vita per difendere e cercare di ricreare la democrazia.
Mi aspettavo un parere favorevole perchè dare una zona dedicata con un monumento, ad esempio, dove poter ricordare secondo me è da prendere in maniera positiva. Siamo disponibili ad incontrare e parlare con Anpi e tutti gli iscritti, ma al momento non abbiamo ricevuto comunicazioni".
Secondo i commissari però, "Sentire i famigliari dovrebbe essere la prima cosa, perchè spostare le spoglie da un luogo dove si è scelto di essere sepolti, è davvero una questione molto delicata", di questo avviso Cenerini e Baldino, oltre a Melley, Pecunia e Raffaelli; meno restio alla proposta Corbani, che vede in questa riorganizzazione una questione triste, perchè riguarda un argomento delicato, ma che non rappresenta un'eventualità così rara: "A tutti è capitato di ricevere la spiacevole comunicazione di dover ricollocare i resti di un famigliare".
Sgombra il campo dai dubbi la dirigente Laura Niggi, che spiega: "Ovviamente qualora si proceda agli spostamenti questi verranno concordati con le famiglie, non verrà imposto nulla e non verranno eseguite operazioni stile 'deportazione', ma ogni ricollocamento verrà eseguito previo consenso dei famigliari".
Si chiude la commissione con le parole di Cenerini: "Anche questa volta la commissione si risolve solo grazie ad un intervento tecnico, restano le mie perplessità sulla valenza della proposta perchè se fosse solo dal punto di vista del valore storico si potrebbe pensare solamente di istituire un monumento con i nomi, quindi servirebbe maggior chiarezza".