Rossi sottolinea che "nello specifico si è cercato di ristabilire la situazione che già era prevista nella nostra legislazione nazionale consentendo di utilizzare, per i contratti di arruolamento, la legge del Paese di residenza del marittimo e non la legge del luogo ove il contratto è stipulato. Di conseguenza, in tema di rapporto di lavoro continuerà a vigere l'art. 3, comma 2 della legge n.30/1998".
Con questo emendamento "le nostre imprese del mondo portuale possono continuare a concorrere - conclude il senatore Maurizio Rossi - in condizione di parità di mezzi e di legislazione con tutti gli altri competitors mondiali".