"Le dichiarazioni con cui la Dottoressa Massei prova a giustificare il disservizio di domenica scorsa, siccome gettano solo fumo negli occhi degli utenti, non convincono e hanno bisogno di spiegazioni decisamente più chiare di quelle rilasciate alla stampa", così in una nota Antonella Franciosi e Federica Pecunia di Italia Viva.
"Per questo abbiamo richiesto una commissione consiliare nella quale tra le altre istanze c'è quella di audire la dottoressa Massei per comprendere meglio e spiegare ai cittadini come sia organizzato il servizio di Guardia medica, sia per ciò che riguarda l'ambulatorio che per ciò che concerne le visite domiciliari".
"Sarà l'occasione per lei di dettagliare come pensa di impedire che si ripeta quanto accaduto domenica. Ad oggi rimangono i fatti che abbiamo denunciato, non smentiti e non spiegati: il servizio di guardia medica domenica 24 ottobre alla Spezia non è stato assicurato come doveva perché Asl5 inspiegabilmente non è riuscita a trovare in tutta la giornata un medico che supplisse alle assenze che la dirigenza Asl dichiara non giustificate".
"La dottoressa Massei sa bene che i medici guardisti si dividono ambulatorio e visite domiciliari. Alla Spezia domenica mancava il medico in ambulatorio. Non ci interessa sapere se questo integri gli estremi del reato di interruzione di pubblico servizio - se questa fosse la preoccupazione dell'azienda-, ci interessa che Asl 5 fornisca continuità assistenziale anche nelle giornate festive, anche quando i medici sono ammalati, anche quando i sostituti sono irreperibili".
"Ci interessa che se il sostituto è irreperibile chi di dovere si attivi e trovi una soluzione che assicuri la presenza di un medico in ambulatorio. È in grado la dottoressa Massei di organizzare questo servizio? È questo il suo compito. Comprendiamo, domenica è sempre domenica, ma va spiegato anche ai malanni di ripassare di lunedì".