Le varie notizie apparse sulla stampa ed i progetti in corso gravitanti sulla baia delle Grazie, necessitano una valutazione globale, non solo auspicata ma bensì anche prevista dalla pianificazione urbanistica vigente.
Fra concessioni in scadenza (ittticoltura), nuovi progetti di pontili (associazioni sportive), rifacimento delle banchine del campo da parte dell'Autorità Portuale, apertura di una nuove fase di confronto sul futuro del Cantiere Valdettaro e banchina Braccini inutilizzata sin dalla sua realizzazione, risulta ormai non rimandabile dare attuazione al dettato previsto dalla normativa della costa del piano urbanistico comunale in modo da definire un vero e proprio "Piano della Baia" prima che venga ulteriormente snaturata.
Occorre pensare, piuttosto che a nuovi ed impattanti "parcheggi a mare", a dare spazio al recupero della fruibilità della costa e del suo mare, sviluppando nuove e "antiche" attività sul mare, partendo dal potenziamento di una vera nautica di transito e favorendo lo sviluppo e l'impianto di pescaturismo, diving, charter, scuola di vela, oltre che a salvaguardare gli ormeggi dei lavoratori del mare (pescatori, mitilicoltori, palombari). Per fare spazio al nuovo occorre si riorganizzare ma ragionando anche su spazi più ampi di quelli della Baia stessa, da sempre troppo gravata dalla presenza stanziale di associazioni non legate al nostro territorio costituite in massima parte da residenti spezzini che già, secondo una vecchia intesa stilata nei primi anni 2000 fra il Comune di Spezia, quello di Porto Venere, la Provincia e l'Autorità, avrebbero dovuto trovare una ricollocazione migliore nei waterfront cittadini o nelle aree inutilizzate dell'Arsenale Militare.
Tutto ciò si deve anche sposare con un rinnovato forte impegno per migliorare, aggiornare e manutenere al meglio i posti barca per residenti, un modo per salvaguardare le tradizioni ed il rapporto con il mare della nostra comunità.
È con questo spirito che abbiamo chiesto ufficialmente un incontro con il Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale per poter affrontare le tante questioni che interessano il nostro territorio in maniera franca e libera come dev'essere quando si ragiona di beni della collettività.
La salvaguardia della Baia più bella del golfo è un obbiettivo che dobbiamo raggiungere tutti insieme, Enti, Associazioni, Attività economiche e Cittadini, mettendo da parte interessi privatistici quand'essi risultassero in conflitto con l'interesse generale.
Guardiamo al futuro...
Gruppo Consigliare "Porto Venere - Bene Comune"