"Da alcune settimane si parla nuovamente del progetto del Waterfront e di come cambieranno gli spazi oggetto degli accordi.
Si cominciano anche a snocciolare i metri quadri che saranno restituiti per davvero alla città. Senza però che si mostrino e si facciano comprendere le reali porzioni e le collocazioni esatte di questi spazi.
Credo che si dovrebbe cominciare ad essere un pò più attenti e precisi.
Piú di due anni fa, il Sindaco presentó un progetto dove si dividevano alcune zone con colori diversi, in base alle destinazioni d’uso, senza funzione di continuitá con l’esistente.
Scroprimmo dopo, dall’allora Assessore Sorrentino, che non esisteva nulla, e quello che avevamo osservato prima era solo fantasia di Peracchini.
Non si seppe piú nulla, fino a pochi giorni fa, quando il Sindaco ha riportato alla cronaca il tema, dicendo che verrá ripreso il progetto Llavador, elaborato ai tempi del centrosinistra al governo della cittá.
Nello stesso momento, ha dichiarato anche di voler mettere una spiaggia su Calata Paita. Ma come si puó pensare di infilare una spiaggia, a pochissima distanza da dei bestioni come le navi da crociera?
E difatti l’Assessore Frija, in un’intervista pubblicata successivamente, ha ridimensionato le stesse parole del Sindaco, parlando non di spiaggia, ma di una zona dove poter prendere il sole.
Insomma, sul tema del Waterfront, a seconda di chi dell’Amministrazione Peracchini, ne parli, se ne sentono di tutte e di piú.
Il punto é che sulla progettazione di un’opera che per davvero cambierá per sempre un pezzo di cittá, non si stia creando un percorso per discuterne, in maniera seria e precisa, con la cittá.
Perché non crediamo che si creeranno solo possibilitá. Una cosa di questa portata si porta dietro temi importanti, ed anche problemi.
Sviluppo ecosostenibile: pensiamo davvero di ospitare 4 navi da crociera contemporaneamente, senza porci il problema di evitare di far respirare agli spezzini, sopratutto quelli che abitano li davanti, ulteriore inquinamento rispetto a quello giá presente?
Economia e lavoro: dalle ultime dichiarazioni si parlava di un investimento di decine di milioni per la stazione crocieristica e gli spazi adiacenti. Ma qualcuno sa cosa sará realizzato? Perché i soldi messi sul piatto sono tantissimi. Non vorrei che alla fine spuntasse fuori un centro commerciale, per accogliere i crocieristi senza farli riversare direttamente sulla cittá.
Forse una riflessione su questo sarebbe bene se la ponessero anche alcuni rappresentati delle categoria economiche.
Cito solo questi due punti, per evidenziare la complessitá di un tema che non puó essere trattato unilateralmente, e peraltro in maniera superficiale e confusionaria, come stanno facendo Peracchini e i suoi Assessori. Occorre discuterne insieme alla cittá e prendere delle decisioni comuni.
Anche per non tenere un ruolo meramente passivi nei confronti degli altri soggetti, protagonisti della partita.
Stiamo traguardando un momento che tutti aspettavamo, perché figlio di un percorso che viene da lontano. Si dovrebbe perció evitare di far diventare il Waterfront un progetto pasticciato, su cui si corra il pericolo di far sorgere delle divisioni".