La vicenda della centrale Enel di Vallegrande è alla stretta finale: spetta ormai al ministro Cingolani e alla Regione l'ultima parola sull'autorizzazione o meno del turbogas e noi confidiamo che non si contrapporranno alla volontà del popolo spezzino. Infatti le istituzioni e le forze politiche cittadine, in ordine sparso e con vari tentennamenti prima, finalmente unite adesso, hanno espresso la loro netta contrarietà a tale scelta.
Noi di avantinsieme siamo sempre stati contrari, fin dal 2017. Siamo stati i primi a sostenerlo e ad inserirlo nel nostro programma elettorale, nonostante molti ci prendessero per visionari ed altri ci accusassero di far perdere posti di lavoro, impedendo ad Enel di produrre ancora energia con sistemi superati, obsoleti. Non abbiamo mai ceduto al ricatto: se non volete il gas, allora proseguiremo con il carbone; sapevamo che Enel bluffava e che voleva intimidirci. Ma già allora guardavamo avanti: dicemmo che quell'area doveva essere bonificata e restituita alla città affinché diventasse il luogo per lo sviluppo di imprese ad alta tecnologia e green; e che, se Enel avesse deciso di restare, avrebbe dovuto sviluppare lì centri di ricerca, attività ad alto contenuto tecnologico, produzioni di energia di nuova generazione.
Dicemmo che la città aveva già pagato un prezzo altissimo in termini di salute e di danno ambientale al fabbisogno energetico del Paese; che se vogliamo prosperità per il nostro territorio, allora il suo futuro dovrà essere legato ad insediamenti di nuove tecnologie a partire da quelle aree.
Noi abbiamo sempre creduto nella vocazione tecnologica di questo territorio, vocazione che la sua storia testimonia. Fa perciò piacere apprendere che oggi anche altri soggetti ed esponenti politici dell'area del centro sinistra, dopo lunghi ed imbarazzanti silenzi e tentennamenti, finalmente approdino sulle nostre posizioni; quelle che furono il nostro cavallo di battaglia e che ci permisero di cogliere un successo elettorale cui pochi credevano, in controtendenza rispetto ai risultati del centrosinistra di allora. Noi di Avantinsieme infatti non ci proponiamo come un movimento che voglia dare una rinfrescata al vecchio centro sinistra.
Abbiamo lavorato e lavoriamo per costruire una proposta politica nuova, un soggetto con forti spinte ideali , ma privo di polverosi pregiudizi ideologici, capace di fare politica coniugando passione e ragionevolezza, scientificità e solidarietà. Appunto avantinsieme prendendo il meglio della tradizione riformista italiana e lasciando per strada ogni retorica massimalista e populista. Con questo spirito, con queste idee e con uomini e donne all’altezza di realizzarle, noi ci presenteremo agli elettori, invitando tutte le forze veramente progressiste a collaborare con noi, a partire da quelle, come +Europa, Azione ed i giovani di SpeziaDinamika, con cui abbiamo già avviato un fecondo percorso.