“Il Green pass sarà obbligatorio in tutti gli uffici pubblici e privati dal 15 ottobre: questo dice il decreto varato dal Governo Draghi. A ben vedere, è lo stesso Green pass che, all'indomani della decisione di Macron, era stato accolto dal presidente della Liguria come l'idea vincente per la ripartenza del Paese. Un “passaporto” che Toti estenderebbe (sono parole sue) “a tutto il mondo”. La domanda a questo punto sorge spontanea: dopo aver aspramente criticato i no-vax e i no-pass, vuoi vedere che in Consiglio regionale varrà invece il proverbiale criterio dei due pesi e delle sue misure? Leggendo le dichiarazioni di oggi, non vorremmo che fossero finalizzate a ricucire gli strappi all’interno del centrodestra regionale e nazionale anziché perseguire l’interesse comune e il rispetto delle regole, di cui la politica deve farsi carico ed essere esempio”, dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi.
L'esponente pentastellato aggiunge: “L’Aula del Consiglio regionale è a tutti gli effetti il luogo pubblico per eccellenza. Non possiamo utilizzare sotterfugi da privilegiati, proprio mentre i cittadini per accedere ai luoghi di lavoro devono mostrare il Green pass o sottoporsi al tampone a proprie spese”.