"Il destino dell’area Enel si sta delineando in modo preoccupante. È di pochi giorni fa la notizia del parere dell’Istituto superiore di sanità il quale, sancendo la realizzabilità del progetto sotto il profilo sanitario, pur non risultando di per sé decisivo ai fini dell’esito della procedura di VIA, lascia aperti grandi dubbi e genera timori.
Questo parere nulla toglie alla nostra battaglia contro il progetto depositato da Enel al Ministero della Transizione Ecologica, che continuiamo a ritenere obsoleto, anacronistico e inadeguato. Le articolazioni politiche e civiche dell’intero territorio hanno a loro volta espresso, forti anche della contrarietà della popolazione, posizioni altrettanto critiche.
Visto il tempo stringente occorre che tali prese di posizione si concretizzino in azioni efficaci e mirate. Per questo chiediamo al primo cittadino del comune capoluogo di dare coerentemente seguito a quanto da lui pubblicamente affermato in merito, creando un luogo istituzionale in cui elaborare soluzioni e scenari alternativi per l’area Enel - a questo proposito esiste una proposta progettuale del Partito Democratico che viene messa a disposizione come patrimonio comune - e contemporaneamente organizzando una mobilitazione trasversale che abbia l’obiettivo di indurre la Regione a negare l’intesa per la riconversione a gas della centrale Enel di Vallegrande, come votato a luglio dalle Commissioni regionali III e IV (Ambiente e Attività produttive), al di là di quello che sarà l’esito del procedimento amministrativo di VIA e dunque dell’iter ministeriale".
Coordinamento provinciale Partito Democratico