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Vertenza OSS, Putrino: "La soluzione c'era, ma la Regione non ha voluto percorrerla" In evidenza

L'esponente di Articolo Uno critica anche l'atteggiamento del sindaco della Spezia Peracchini.

Paolo Putrino Paolo Putrino

 

Purtroppo la vicenda dei 158 Oss si avvia verso una conclusione ingiusta. Nonostante le battaglie fatte in sede locale, regionale e nazionale, su cui anche noi come ArticoloUno ci siamo impegnati, scontrandoci però con una regione ignavia e inconcludente e con i silenzi di un sindaco che se ne è lavato le mani come è nel suo stile, per molti non ci sarà la giusta soluzione.

Come ho già scritto anch'io ieri, la soluzione c'era ma la regione, unica responsabile della gestione del problema, non ha voluto percorrerla fino in fondo, anzi ha fatto in modo di farsi dare un mezzo NO preventivo dalla Corte dei Conti. I fatti hanno poi invece dimostrato che quella soluzione sarebbe stata percorribile. Lo avevano già fatto anche altre regioni. Lo ha fatto anche la regione Liguria in altri campi, costruendo società In House come si era fatto anche nel comune della Spezia con l'Azienda Spezia Risorse. Sarebbe stato l'unico modo per poter assumere, ad esaurimento, quelli che già lavoravano mettendo a concorso gli altri posti disponibili che, tra l'altro, sono molti, visto che a Spezia abbiamo oltre il 20% di personale in meno rispetto ad Imperia che ha solo 3000 abitanti più di noi. Questo squilibrio, tanto più di fronte ad episodi come questi, diventa sempre più inaccettabile e inspiegabile.

Hanno fatto bene i Consiglieri Regionali spezzini del PD/Articolo uno, lista Sansa e Movimento 5 Stelle, e in Comune il consigliere Melley, a porre il problema di trovare un percorso di salvaguardia lavorativa per chi è rimasto fuori dal concorso, credo che anche il Sindacato si stia giustamente attivando. Oltre 100 lavoratori che, dovendosi scontrare con i neodiplomati, che chiaramente in fase concorsuale possono sembrare migliori, sono rimasti fuori. Ciò anche se loro avevano molta più esperienza sul campo, ed anche se hanno dato tanto anche nella difficile fase del covid all'azienda sanitaria, ma non ne sono stati assolutamente ripagati come sarebbe stato necessario.

Poi, come qualcuno ha già detto, si buttano 1,5 milioni per celebrare i blue jeans, altri per regalare focaccia al convegno di Comunione e Liberazione, mentre lo stesso budget di Toti viene portato a oltre €800.000 l'anno. Soldi che servono e serviranno solo per fare propaganda alle cose non fatte, non certo per dare soluzioni vere ai problemi come questi che lo meritavano.

Questa purtroppo è la situazione in cui il dramma degli oltre 100 OSS che hanno perso il lavoro si scontra con una gestione fatta da incapaci non solo sul tema sanitario e, come è stato detto, ma anche con un sindaco prono e silente nei confronti della Regione. Non solo su questo tema; il peggior sindaco della storia spezzina che fa il paio con il sempre sorridente presidente Toti che anche su questa vicenda ingiusta ha purtroppo confermato, ma sorridendo, la sua incapacità. Ma secondo lui va sempre “tutto bene”, per lui ma non per i liguri.

Paolo Putrino
membro del coordinamento provinciale di ArticoloUno La Spezia

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