Nel primo dei tre open night di questa settimana organizzati da Regione Liguria, nella serata di ieri alla Spezia si sono registrati momenti di nervosismo all'ex Fitram, a causa di una organizzazione poco chiara e fluida.
Il gruppo consiliare Linea Condivisa ritiene positiva la campagna di vaccinazione e la reazione dei cittadini che, numerosi, si sono presentati agli hub vaccinali della Liguria, ma sottolinea che per far funzionare un processo fondamentale per il futuro di tutti noi è necessaria una gestione ben più razionale e coerente.
"Fantastica l'organizzazione degli open night di Regione Liguria – dichiara il capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino – bene ha fatto il presidente Toti a non passare da lì nel momento topico della serata perché, per quanto la sua arma migliore sia la comunicazione, la giornata di ieri alla Spezia è stata una vera e propria Caporetto, caratterizzata da tensioni e difficoltà. Alle quali si è aggiunta delusione e rassegnazione da parte delle persone, molte delle quali, vista la mala organizzazione, hanno deciso di rinviare la vaccinazione".
Il coordinatore di Linea condivisa alla Spezia Michele Fiore si è recato ieri sera all'ex Fitram, per anticipare la seconda dose di Pfizer, e ha potuto constatare la situazione: "Di fronte a centinaia di persone assembrate ho desistito, come me molti altri concittadini che hanno deciso di non aspettare il proprio turno, dopo ore e ore di coda. Il rischio – prosegue Michele Fiore – è che si crei un vero e proprio effetto boomerang e che open day organizzati così disincentivino coloro che sono già un po' scettici. Sono iniziative lodevoli e giuste nelle intenzioni ma completamente disorganizzate, auspichiamo tanti altri open day/night ma che possano durare più ore e che magari siano divisi per fasce d'età".
È doveroso ricordare che fenomeni del genere erano già accaduti in Liguria, per lo meno un paio di volte al punto vaccinale di San Benigno a Genova, ma anche all'hub della Fiera del Mare.
"Importante, per il presidente Toti, è fare numeri e pontificare su quanti liguri si siano vaccinati, ma non che il processo vaccinale sia fatto in maniera razionale, organizzata e coerente – prosegue il consigliere regionale Pastorino – Un'altra brutta pagina di una gestione sanitaria che fa acqua da tutte le parti e che si tende spesso a nascondere".