“Tanto tuonò che piovve”, l’esclamazione amara del capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino. “Non ci sorprende, purtroppo, – dichiara Pastorino – che ieri sera in provincia della Spezia non ci fosse nessun medico ad assicurare il servizio di continuità assistenziale per la guardia medica”.
In data 9 luglio 2021 il consigliere Gianni Pastorino ha presentato in consiglio regionale un’interrogazione che poneva proprio il problema della dotazione organica dei medici, la tendenza ad accorpare poli, creando condizioni di difficile attività per i medici operanti, oltre alle modalità di pagamento delle loro prestazioni, che suscitavano decise perplessità.
“Fare le nozze con i fighi secchi non è possibile” – rimarca il consigliere Pastorino – La carenza dei medici è tale anche da mettere in difficoltà le condizioni operative dei servizi stessi di continuità assistenziale, ma quello che ci preoccupa ancora di più è la mancanza di progettualità di intervento da parte della Regione, che non si rende conto che questo è un ulteriore arretramento dell’assistenza domiciliare che mette in pesante difficoltà i pazienti liguri”, prosegue Pastorino.
La condizione in cui versa La Spezia è forse quella più eclatante, ma anche nelle altre Asl, compresa quella genovese, la situazione è complessa e si è già paventato il rischio di una diminuzione operativa dei mezzi di guardia medica.
“Non possiamo pretendere che i medici di CA, sottoposti ad una pressione enorme, continuino a tenere in piedi il sistema territoriale di una Asl che non li tutela, ma che per di più da dieci mesi ha deciso di ridurre di circa il 20% il loro stipendio – aggiunge Pastorino. Tutto ciò nonostante l’emergenza sanitaria, purtroppo, continui e da ieri assistiamo ad un deciso aumento dei contagi sia sul territorio nazionale che sul nostro”, chiosa il consigliere Gianni Pastorino.