“Mi ha particolarmente addolorata la vicenda di Saman presumibilmente uccisa e sepolta dai suoi famigliari perché rifiutava il matrimonio combinato in Pakistan” -esordisce Anna Picciolo (dirigente provinciale di Fratelli d’Italia) che aggiunge “mi chiedo come può una madre attirare la figlia in un tranello per consegnarla allo zio, presunto carnefice, perché rea di non rispettare le usanze famigliari. Se questa vicenda fosse confermata, resterebbe molto difficile, se non impossibile, spiegarsi come sia possibile andare contro il naturale istinto materno e anziché proteggere la propria figlia, rendersi complice del suo assassinio”.
“Spero che Saman venga ritrovata presto e che tutti i responsabili di questa orribile vicenda siano puniti in maniera esemplare, perché la violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani ” -così prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia che conclude- “Saman ha pagato solo perché, al pari di ogni ragazza italiana, voleva essere libera di innamorarsi e di sposare chi voleva e non è davvero tollerabile che questo diritto fondamentale non sia universalmente riconosciuto".
"Condanno fermamente questa cultura della schiavitù e sono certa che le pakistane e i pakistani che vivono in Italia regolarmente e seguono le nostre leggi, si uniranno alla battaglia: “IO STO CON SAMAN”. Riposa in pace dolce angelo”.