"Se la sono raccontata fino alla fine e hanno tirato dritto per la loro strada, dando poi il via a un concorso iniquo per gli Oss di Coopservice. Come M5S ci siamo sempre battuti per osteggiare quel concorso in particolare e in generale per tutelare i lavoratori beffati: l'aver contestualmente spinto per ulteriori assunzioni in Asl 5 non ha affatto distrutto il lavoro fatto dal nostro gruppo nella passata legislatura. Anzi!", ricorda il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini.
"La strada della società in-house – spiega il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi -, era e resta ottimale nonostante l'opposizione dell'allora assessore alla Sanità, che l'ha più volte rifiutata con sdegno o con pseudospiegazioni tecniche (tra cui l'incostituzionalità), come se non si potesse assolutamente fare. Ma non era vero allora (ricordo la sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite, la numero 3621 del 2018, che consente l'assunzione diretta dei lavoratori senza istituire un concorso pubblico) e non lo è oggi".
"Nei giorni scorsi, infatti, anche la Corte costituzionale ha eliminato ogni dubbio di illegittimità sulla legge regionale che prevedeva la costituzione di società in-house in ambito sanitario in cui far confluire i 158 Oss di Coopservice in servizio nello spezzino – continua Ugolini -. Quella soluzione, che in tanti cercano di far propria, era stata proposta dal MoVimento 5 Stelle Liguria e avrebbe consentito fin da subito di assumere tutti gli operatori sociosanitari dell'Asl 5: in merito, dopo mesi di battaglie, a dicembre del 2019 venne infatti votato un nostro Ordine del giorno".
"Ora, basta meline: Regione incontri quanto prima i sindacati e riconosca che ci sono i presupposti legislativi per mettere in atto la legge approvata all'unanimità nel dicembre del 2019", concludono i pentastellati.