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Dipendenti comunali di Arcola in stato di agitazione, "Tutti i nodi sono venuti al pettine"

Lega e Cambiamo: "Così come i dipendenti del Comune di Arcola, anche noi attendiamo che dalle parole si passi ai fatti"

Interpellanze e mozioni non sono bastate. In tutti i modi l'opposizione consiliare (Cambiamo e Lega Salvini Premier) presso il Consiglio Comunale di Arcola si è prodigata sia in favore di tutti i dipendenti dell'Ente frustrati dall'indifferenza della Amministrazione Comunale arcolana sia dei cittadini arcolani fruitori dei servizi erogati dagli uffici comunali.

Oggi, in virtù dello stato di agitazione proclamato dai dipendenti, non potendosi più sottrarre dalle proprie responsabilità ed evidenze, finalmente l'Amministrazione Comunale ammette i propri errori e promette interventi (Il sindaco Paganini si è detta disposta a una risoluzione più che rapida, annunciando anche il futuro ingresso di dipendenti, soprattutto nel campo tecnologico) !

Rispetto ai contenuti degli articoli apparsi oggi sulla stampa locale, non possiamo non evidenziare che i lavoratori comunali abbiano disertato l'assemblea; infatti, tolte le RSU, hanno partecipato all'incontro solo una decina di dipendenti, di cui soli tre impiegati, su 34.

Ciò la dice lunga su quale sia la reale situazione in seno all'Ente Comunale.

Speriamo che quanto detto dai rappresentanti sindacali circa un deciso cambio di passo si concretizzi e non rimanga una vaga promessa e soprattutto che questo sia condiviso anche dai dipendenti. L'aver disertato l'assemblea da parte dei dipendenti se da una parte è un segnale chiarissimo all'Amministrazione Comunale, rappresenta anche un campanello d'allarme per i sindacati stessi.

Ci voleva l'unanime "sommossa" dei dipendenti comunali dunque per far esplodere il tema del non funzionamento della macchina comunale, dei disservizi verso la cittadinanza.

Non era più percorribile e serio per l'Amministrazione Comunale continuare a dire che tutto andava bene o addurre scuse di vario tipo rispetto ad una molteplicità di pratiche, talvolta di primaria importanza, a tutt'oggi dormienti presso gli uffici.

Insomma, tutti i nodi sono venuti al pettine.

I dipendenti comunali hanno il sacrosanto diritto di essere messi nella condizione lavorativa ottimale per fornire ai cittadini, ai professionisti, etc., in nome e per conto della pubblica amministrazione dalla quale dipendono, risposte concrete nel rispetto delle normative e dei tempi previsti per legge.

Ora, così come i dipendenti del Comune di Arcola, anche noi attendiamo che dalle parole si passi ai fatti perché con l'ipocrisia non si va da nessuna parte.

II consiglieri Righi, Pavero e Massi del gruppo consiliare di Cambiamo
Il consigliere Maurizio Gatti del gruppo Lega Salvini Premier

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