"Nella notte tra il 23 e il 24 maggio del 2011 moriva alla Spezia Giovanni Giudici, una delle personalità letterarie più rilevanti del Novecento italiano e forse la più significativa che abbia visto la luce sulle rive del Golfo. Come Gruppo LeAli a Spezia chiediamo se l'Amministrazione abbia intenzione, nel decennale della morte, di onorarne la memoria, come si conviene a una personalità che ha illustrato e illustra la nostra comunità".
Lo afferma Roberto Centi, consigliere comunale e regionale di "Leali a Spezia/Lista Sansa".
Nato nel 1924 a Le Grazie da Gino Giudici e Alberta Giuseppina Portunato, che fu tra l'altro maestra elementare della piccola scuola dell'isola Palmaria, Giovanni Giudici partecipò alle attività della Resistenza con il Partito d'Azione e dopo la guerra fu giornalista, traduttore, saggista, uomo di punta del gruppo Olivetti e, soprattutto, poeta e scrittore, testimone lucido di una generazione di autori che ha saputo interpretare in modo completo e laico interi decenni della vita del Paese.
Tornato alla Spezia da Milano nel 1990, fu consigliere comunale da quell'anno al '93 e Assessore alla cultura in Provincia tra il '92 e il '93, ricevendo la cittadinanza onoraria del Comune capoluogo (dopo quelle di Lerici, Sarzana e Portovenere) al compimento degli 80 anni.