Così si esprimono alcuni dei comitati che da tempo si battono contro il biodigestore di Saliceti, ovvero il "Comitato No Biodigestore", "Sarzana che Botta!", "Cittadinanzattiva" e "Acqua Bene Comune".
"Rivendicare, come fa la Lega con i consiglieri santostefanesi Silvio Ratti e Paola Lazzoni, di essersi sempre opposta al progetto di Recos di realizzare il biodigestore a Saliceti, suona come un insulto ai cittadini e ai comitati, che da oltre due anni si battono in tutte le sedi istituzionali contro l’impianto senza ottenere il sostegno del Carroccio.
Se è vero che la Lega può rivendicare di aver difeso il Parco Magra Montemarcello, anche a costo di spaccare in Regione la maggioranza di centrodestra, non può fare altrettanto per il digestore che minaccia la falda del Magra.
Inutilmente per due anni Comitati e associazioni hanno chiesto alla Lega e ai Popolari in Consiglio Regionale di appoggiare le nostre proposte di mozione per fermare la determinazione di Toti e dell’assessore all’ambiente Giacomo Giampedrone di dare via libera all’impianto da 90mila tonnellate, che viola la pianificazione provinciale e regionale.
Inutilmente abbiamo chiesto alla Lega e ai Popolari in Provincia di indurre il presidente Pierluigi Peracchini a contrastare il progetto di Recos/Iren, che viola il contenuto della gara europea del 2016 e del contratto di servizio, di cui l’ente è garante e che prevede l’impianto a Boscalino “per far fronte ai soli fabbisogni del territorio spezzino e del Tigullio”.
La Lega e le altre forze politiche di ogni orientamento, che ai livelli che contano non hanno sostenuto i sindaci di Vezzano, Santo Stefano e Lerici nelle diverse azioni di contrasto al progetto Recos, sono ancora in tempo per dimostrare coerenza con quanto proclamano e recuperare credibilità sulla questione Saliceti.
A Roma sono ancora pendenti due istanze. La prima di Comitati e associazioni rivolta al Ministro dell’Ambiente: chiede, ai sensi della legge istitutiva del Ministero, un deciso intervento presso il presidente della Regione Toti per bloccare il progetto in contrasto con la normativa europea per il possibile grave danno per le risorse idriche.
La seconda istanza è stata inoltrata dal sindaco di Vezzano Ligure Bertoni alla Presidenza del Consiglio per la violazione delle prerogative comunali in materia di pianificazione urbanistica. Chiediamo a Lega (Pucciarelli), PD (Orlando), Italia Viva (Paita), Popolari (Costa) e Cinque Stelle di fare qualcosa di concreto: alzino la loro voce in sede di governo. A livello genovese tramite il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei, consigliere leghista spezzino, la Lega si faccia sentire presso il presidente Toti, per dissuaderlo dal firmare l’autorizzazione definitiva. Gli argomenti il Carroccio li conosce bene, avendoli condivisi negli incontri con i movimenti".